SINISTRA CRISTIANA, PER TORNARE ALLA POLITICA. RANIERO LA VALLE RILANCIA L’IMPEGNO PER LA COSTITUZIONE, LA LAICITÀ E LA PACE
Tratto da: Adista Notizie n° 55 del 19/07/2008
34526. ROMA-ADISTA. La proposta di promuovere con il nome di Sinistra Cristiana una rete di gruppi, di aggregazioni e di servizi “per la Costituzione, la laicità e la pace” è stata lanciata da Raniero La Valle, già parlamentare della Sinistra Indipendente dal 1976 al 1991, in un’assemblea a Roma il 21 giugno ed è stata presentata alla stampa a Palermo in una conferenza lo scorso 10 luglio. Si tratta di dare vita – si legge nel Manifesto per la Sinistra Cristiana – “nel territorio, nelle istituzioni e nelle assemblee elettive, a un ‘Servizio politico’ che da un lato abbia lo scopo di favorire la partecipazione politica dei cittadini, offrendo loro, indipendentemente dalle rispettive opinioni, dei servizi e degli aiuti per agevolarli nell’adempimento dell’art. 49 della Costituzione; dall’altro che abbia lo scopo, come parte tra le parti, di promuovere in modo associato iniziative, corsi e scuole di formazione politica, riattivare canali di comunicazione coi giovani, elaborare culture, soluzioni e proposte legislative, intervenire nel dibattito pubblico e, se necessario, partecipare anche direttamente all’azione politica per concorrere a determinare con metodo democratico la politica nazionale”.
“L’idea è nata nei circoli della Scuola di antropologia critica Vasti, che cos’è umano?, al termine di un ciclo di seminari dedicato alla convivenza”, spiega La Valle. “Il punto di partenza è stato l’analisi della gravissima crisi interna e internazionale, giunta ormai nel nostro Paese, con la lotta agli immigrati, i rom trattati come lo furono gli ebrei e con la sottrazione dei processi ai giudici, ad attaccare gli stessi diritti primari di libertà ed eguaglianza; ed è giunta nel mondo, con la scelta di produrre petrolio invece di cibo, di costruire muri invece di porte e di armare la vita quotidiana, a dare per perduta e nemica una gran parte della popolazione della terra. Tutto ciò rischia di risolversi in un fascismo strutturale sia in Italia che nel mondo”. E in un tale contesto, le gerarchie ecclesiastiche si fanno vedere e sentire – più per rivendicare rendite che per promuovere diritti –, ma “i cristiani non ci sono”, prosegue, “anche perché sono caduti in equivoco sulla laicità: hanno creduto che la laicità consista nel non essere o non manifestarsi credenti, mentre essa consiste nel vivere ogni realtà creaturale come profana e non come sacra, cioè disponibile all’uomo, non sottratta all’uso e alle responsabilità comuni, non gravata da riserve e da interdetti, non sequestrata da specialisti togati a ciò specialmente consacrati. Questa laicità non si contrappone a fede o a religione, perché il sacro non è la stessa cosa di Dio, non è la stessa cosa della Chiesa ma, fuorviato, diventa piuttosto la custodia cautelare con cui Dio è tenuto sotto controllo”. Eppure, “per far fronte alla crisi anche i cristiani ci vogliono”, conclude La Valle. Ma non “i cristiani come categoria politica, perché questo significherebbe ricadere in vecchie pratiche integriste e confessionali", bensì "come il grido che reclama una qualità della politica che dovrebbe essere a tutti comune”: “Una qualità della politica che consiste ‘nell’agire in modo che comportamenti, atti o scelte nell’operare quotidiano non siano spiegabili soltanto sulla base di mere opportunità politiche o di convenienze personali’, come rispondeva don Giuseppe De Luca a chi lo interrogava sullo specifico cristiano nell’azione comune con i non credenti; una qualità che consiste nel non contentarsi di aver vinto ma andare oltre per una ulteriore giustizia, come diceva don Lorenzo Milani a Pipetta; nel mantenere sempre ‘un principio di non appagamento’ rispetto a ogni società data, come diceva Aldo Moro”; infine “una qualità della politica che consiste nel ricordarsi che la cosa più importante non è difendere la propria sicurezza e la propria vita, perché la speranza supera la sicurezza e la vita si può perdere per guadagnarla”.
Pubblichiamo di seguito il testo integrale del Manifesto della Sinistra Cristiana con i primi firmatari. (l. k.)
Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.
Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!