Nessun articolo nel carrello

GLI ANTIDOTI DEMOCRATICI CONTRO LA CORRUZIONE DEL POTERE

Tratto da: Adista Segni Nuovi n° 90 del 13/12/2008

Eravamo con papà davanti ad una tv in bianco e nero, forse una Tribuna politica. Pajetta disse, aggressivo: il potere logora. Andreotti rispose, sorridente: è vero, il potere logora. Poi soggiunse: logora soprattutto chi non ce l’ha. Forse era proprio il 1978: l’anno di Moro, della scorta, dei devastanti cinquantacinque giorni; e anche delle dimissioni del presidente della Repubblica per lo scandalo Lockheed. Eppure ridemmo di cuore: era una battuta irresistibile, da parte di un uomo-simbolo del trentennale potere democristiano in quegli stessi anni sbeffeggiato, accusato di ogni nefandezza dai trentennali oppositori comunisti, processato nelle piazze e colpito al cuore dai terroristi. Dopo molte risate papà disse: certo quest’uomo è molto intelligente. Aggiunse poi: forse, però, un cristiano potrebbe cogliere l’occasione anche per riconoscere che il potere è davvero una grave responsabilità e un grosso rischio. Nel Vangelo è l’ultima tentazione di Gesú, la piú insidiosa.
Ci ho ripensato vent’anni fa, quando un film di Martin Scorsese attribuí erronemanente al sesso e all’amore l’ultima e piú grande tentazione. Il potere è insidioso, disse papà quella volta, anche per chi è buono e ricco di ideali altruistici. Si parte con un progetto di bene per la propria città, il proprio paese, il mondo. Se si ha capacità, si comincia a realizzarlo con successo. A quel punto, anche in buona fede e senza interessi personali, occorre continuare e consolidare il progetto. Man mano che le cose procedono, ci si comincia a chiedere: come potrà continuare questo progetto senza di me? Senza accorgersene, per il bene dell’umanità, ci si comincia pian piano a sentire insostituibili, e perciò via via autorizzati anche a qualche deroga sui principi, purché il progetto vada avanti. Come cristiani occorre essere molto vigili, ma un grande antidoto è proprio nella democrazia: l’avvicendamento, l’alternanza, un turno che consenta di purificarsi, riscoprendo le proprie ragioni ideali. Finora, in Italia, gli elettori non hanno voluto sperimentare questa alternanza: non si fidano ancora dei comunisti. Domani, chissà.

Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.

Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!

Condividi questo articolo:
  • Chi Siamo

    Adista è un settimanale di informazione indipendente su mondo cattolico e realtà religioso. Ogni settimana pubblica due fascicoli: uno di notizie ed un secondo di documentazione che si alterna ad uno di approfondimento e di riflessione. All'offerta cartacea è affiancato un servizio di informazione quotidiana con il sito Adista.it.

    leggi tutto...

  • Contattaci

  • Seguici

  • Sito conforme a WCAG 2.0 livello A

    Level A conformance,
			     W3C WAI Web Content Accessibility Guidelines 2.0

Sostieni la libertà di stampa, sostieni Adista!

In questo mondo segnato da crisi, guerre e ingiustizie, c’è sempre più bisogno di un’informazione libera, affidabile e indipendente. Soprattutto nel panorama mediatico italiano, per lo più compiacente con i poteri civili ed ecclesiastici, tanto che il nostro Paese è scivolato quest’anno al 46° posto (ultimo in Europa Occidentale) della classifica di Reporter Senza Frontiere sulla libertà di stampa.