Per una civiltà della sobrietà condivisa. Il credo personale di un teologo
Tratto da: Adista Documenti n° 18 del 18/05/2013
DOC-2521. BARCELLONA-ADISTA. È un piccolo ma densissimo testamento spirituale quello che il noto gesuita e teologo catalano José Ignacio González Faus affida il 2 aprile scorso, proprio con il titolo “Testamento”, al blog della casa editrice Trotta (www.trotta.es/blog/). Se nel suo ultimo libro, Herejías del catolicismo actual (Eresie del cattolicesimo attuale), egli analizza alcuni aspetti che, esposti nel corso del tempo a deformazioni e slittamenti di senso, minacciano di stravolgere la fede cristiana (dalla visione dell’incarnazione alla spiegazione della croce, dal senso dell’eucaristia alla questione dei poveri, dalla papolatria all’oblio dello Spirito Santo), oggi il teologo, alla soglia degli 80 anni, in attesa di scrivere, «se sarà possibile», un suo commento al Credo cattolico, anticipa in questo breve scritto gli elementi centrali di una sorta di «credo personale», che riportiamo qui di seguito in una nostra traduzione dallo spagnolo. (c. f.)
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