QUI NON CE LO VOGLIO! IL CARD. O’MALLEY SILENZIA IL PRETE AUSTRIACO DISOBBEDIENTE
Tratto da: Adista Notizie n° 26 del 13/07/2013
37244. BOSTON-ADISTA. P. Helmut Schüller espone teorie contrarie agli insegnamenti della Chiesa cattolica e quindi non può parlare in nessuna parrocchia della diocesi. Ha motivato così, l’arcivescovo di Boston, card. Sean O'Malley, la decisione di negare al leader dei preti disobbedienti austriaci la possibilità di parlare nell’ambito di un incontro alla parrocchia di St. Susanna, nella sua diocesi, fissato per il 17 luglio.
«Spesso invitiamo a parlare persone con punti di vista diversi, a volte controversi – ha raccontato, in una mail al National Catholic Reporter (24/6), il diacono di St. Susanna Larry Bloom – ma questa è la prima volta, in 11 anni che sono qui, che ci è stato fatto divieto di far parlare qualcuno». «Non ce l’aspettavamo – ha aggiunto – ma non siamo rimasti scioccati e abbiamo trovato una soluzione alternativa».
L’incontro, spostato presso un’altra sede, costituisce una delle tappe del tour che, dal 15 luglio al 7 agosto, vedrà p. Schüller toccare una quindicina di località statunitensi. A invitare il fondatore del movimento austriaco della “Pfarrer-Initiative” – che nel 2011 ha diffuso un appello alla disobbedienza chiedendo riforme strutturali della Chiesa, sottoscritto dal 70% dei parroci austriaci (v. Adista n. 55/11) – è stato un nutrito gruppo di organizzazioni ecclesiali progressiste (Call to Action, Catholics in Alliance for the Common Good, Corpus, DignityUSA, FutureChurch, National Coalition of American Nuns, New Ways Ministry, Voice of the Faithful, Quixote Center, Women’s Ordination Conference) che definiscono «tragica» e «ironica» allo stesso tempo la decisione del card. O’Malley.
Di fronte alla drammatica carenza di sacerdoti nella diocesi di Boston, scrivono le organizzazioni il 24 giugno in un comunicato, «anziché boicottare p. Schüller, il card. O’Malley dovrebbe incoraggiare ovunque e a tutto tondo la discussione sulla sua missione profetica». La decisione del cardinale è particolarmente «dolorosa», proseguono, considerato che «è stata assunta da uno degli otto cardinali chiamati alla riforma del governo della Chiesa», da papa Francesco (v. Adista Notizie n. 16/13). «Questo tentativo di sopprimere il dibattito rappresenta un danno al corpo di Cristo, il Popolo di Dio, che in virtù del battesimo ha ricevuto la speciale grazia di edificare la Chiesa». (ingrid colanicchia)
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