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CATTOLICI USA DI RITO ORIENTALE: SI RIAPRA LA QUESTIONE DEI PRETI SPOSATI

Tratto da: Adista Notizie n° 26 del 12/07/2014

37725. WASHINGTON-ADISTA. È destinata certamente ad avere ripercussioni sul dibattito riguardante il celibato opzionale del clero l’86a edizione della Consultazione Teologica Ortodosso-Cattolica del Nordamerica (organismo creato nel 1965 i cui membri sono nominati dalle Conferenze episcopali di Stati Uniti e Canada), presieduta dal metropolita Metodio della Chiesa greco-ortodossa di Boston e dall’arcivescovo di Indianapolis, mons. Joseph Tobin, e svoltasi nel New Hampshire dal 2 al 4 giugno. Nel corso dell’evento, infatti, è stato approvato un documento, diffuso il 6, in cui si chiede di «eliminare le restrizioni sull’ordinazione di uomini sposati al sacerdozio nelle Chiese cattoliche di rito orientale del Nordamerica». L’occasione è stata fornita dall’85° anniversario della promulgazione del decreto vaticano del 1929 Cum data fuerit, concepito nel contesto del consistente fenomeno migratorio, a cavallo tra XIX e XX secolo, di cattolici di rito orientale, dell’Est Europa e del Medio Oriente (oggi sono circa 500mila, 750 i preti), che avevano portato con sé negli Stati Uniti la tradizione del matrimonio uxorato, e intendeva porre un freno alla sua diffusione, limitando il sacerdozio agli uomini celibi. Il provvedimento causò già all’epoca gravi divisioni all’interno delle numerose comunità cattoliche orientali: caldee, maronite, melkite e siro-malabaresi, armene, bizantine, romene, siriache e ucraine.

Il recupero della figura del prete sposato, si legge nella dichiarazione, grazie alla cancellazione del decreto del 1929, «affermerebbe l’antica e legittima tradizione cristiana orientale, e costituirebbe una garanzia per la Chiesa ortodossa sul fatto che, nel caso di restaurazione della piena comunione tra le due Chiese, le tradizioni della Chiesa ortodossa non verrebbero messe in discussione». «Siamo convinti – prosegue il documento – che un’azione del genere ravviverebbe la vita spirituale dei cattolici orientali e incoraggerebbe la restaurazione dell’unità tra cristiani ortodossi e cattolici». Nella dichiarazione approvata vengono citati due decreti del Concilio Vaticano II che chiedevano per i cattolici orientali il ritorno alle proprie tradizioni ancestrali (Orientalium ecclesiarum) ed esortavano coloro che avevano ricevuto sia il sacramento dell’ordinazione che quello del matrimonio «a perseverare nella loro sacra vocazione» (Presbyterorum ordinis). Ciononostante, si legge nel documento della Consultazione, «fino ad ora pochissimi cattolici di rito orientale sposati sono stati ordinati sacerdoti in Nordamerica». Quest’anno, infatti, l’unica ordinazione ha riguardato un maronita sposato di St. Louis, che ha ottenuto la dispensa dal decreto del 1929 da papa Francesco. (ludovica eugenio)

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