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Presidenziali Usa 2016: i cattolici tra i candidati repubblicani

Presidenziali Usa 2016: i cattolici tra i candidati repubblicani

WASHINGTON-ADISTA. Nella storia delle elezioni presidenziali statunitensi, solo tre sono stati i candidati cattolici ad arrivare alle elezioni vere e proprie, ed erano tutti democratici (uno solo la spuntò, John Fitzgerald Kennedy). Ora le cose stanno cambiando: per il cambio alla Casa Bianca del 2016 finora i candidati cattolici in corsa sono già sette, di cui sei repubblicani. Non è un caso: la leadership del Partito repubblicano è infatti, in questo periodo, sempre più affollata di cattolici, come dimostra il fatto che alla Camera dei Rappresentanti sono attualmente 69, quasi raddoppiati negli ultimi sei anni. Tra di essi, il portavoce John A. Boehner e il majority whip (il deputato incaricato di tenere i collegamenti tra il leader del partito e il gruppo stesso) Steve Scalise. I sei candidati cattolici repubblicani sono Rick Santorum (già candidato alle primarie del 2012, ex governatore della Pennsylvania), Chris Christie, governatore del New Jersey,  Bobby Jindal, governatore della Louisiana, l’ex governatore dello Stato di New York George Pataki, Jeb Bush (ex governatore della Florida) e Marco Rubio, senatore della Florida. Quello – per ora l’unico – democratico dei cinque finora in corsa, è il governatore del Maryland Martin O’Malley; Joe Biden, primo vicepresidente cattolico nella storia, non ha ancora reso noti i suoi progetti per la competizione del 2016.

Due sono stati finora i candidati repubblicani cattolici arrivati fino alle primarie, John Byrnes nel 1964, e John Volpe nel 1968, e altrettanti alla vicepresidenza, Paul D. Ryan nel 2012 e, ben prima, William Edward Miller che, nel 1964, fu il candidato vice di Barry Goldwater, poi sconfitto.

Uno dei motivi di questa attuale consistente presenza di cattolici tra i repubblicani sta nel fatto che, a questa tornata elettorale, i candidati del Gop sono già moltissimi: finora 16, ma destinati ad aumentare. E tra essi, il più ampio numero di cattolici mai visto, dal momento che più di un terzo si dichiara tale. Nella campagna del 2012 per la nomination repubblicana, due dei 10 maggiori candidati del Gop erano cattolici (Newt Gingrich e Rick Santorum), mentre in quella del 2008 lo erano due su otto (Rudy Giuliani e Alan Keyes).

Il punto è, spiega il Pew Research Center, prestigioso istituto di ricerca demografica e sociale, che oggi «gli elettori cattolici non sono più così tanto a favore dei democratici come nelle passate elezioni. Negli ultimi anni, infatti, sono diventati uno dei gruppi dal voto più incerto». Allo stesso tempo, «i candidati repubblicani cattolici devono ora cimentarsi con alcune posizioni progressiste espresse da papa Francesco», come quelle recentemente espresse sul capitalismo del libero mercato o sul cambiamento climatico, che fanno a pugni con quelle tradizionali del Gop. 

* Immagine di DonkeyHotey, tratta dal sito Flickr, licenzaimmagine originale. La foto è stata ritagliata. Le utilizzazioni in difformità dalla licenza potranno essere perseguite

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