Adista, 50 anni fra... Alle radici del futuro. Memoria, storia, vita
Tratto da: Adista Notizie n° 17 del 06/05/2017
«Il tempo, infatti, voi non l’afferrate né lo trattenete, o riuscite a far sostare quella che è la realtà più veloce di tutte, ma lasciate che se ne vada come cosa superflua e che si possa riavere». Lo scrive Seneca, nel De brevitate vitae. Il tempo trascorre, e con esso perdiamo ogni giorno qualcosa di noi. Ma l’essere umano ha la memoria, per ricordare, elaborare, dare senso a ciò che è e ciò che fa. E ha la storia, che sola è capace di ricostruire quel filo rosso che lega assieme avvenimenti e persone; popoli e classi, culture e civiltà; tempi e luoghi lontani; che racconta di vittorie che parevano inimmaginabili e tragiche sconfitte; che celebra i vincitori ma rende al contempo onore ai vinti che hanno combattuto la giusta battaglia.
Dentro questa Storia, con la S maiuscola, c’è anche la storia, rigorosamente minuscola, di Adista, che quest’anno compie 50 anni e che tanti altri intende ancora compierne. Attraverso questo terzo inserto di quattro pagine e gli altri che seguiranno, sino al fatidico mese di novembre, non vogliamo però celebrare noi stessi, esercizio narcisistico che troppe volte caratterizza il contesto atomizzato ed individualistico del nostro vivere presente. Raccontando Adista vogliamo piuttosto ripercorrere con voi che ci avete accompagnato e sostenuto in questi anni le tappe fondamentali attraverso le quali si è evoluta la società italiana e con essa la coscienza ecclesiale e politica di questo Paese, e non solo di esso. Affinché tutti recuperiamo dal nostro passato, dalle nostre lotte, da quelle dei nostri padri, il senso stesso del nostro stare al mondo. Da trasmettere, tramite informazioni, documenti e riflessioni, a chi verrà dopo di noi, per continuare quel lungo cammino di emancipazione e di liberazione che – ostinatamente – noi continuiamo a credere sia la Storia.
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