
Immigrazione nel Mediterraneo 2017: i dati della Fondazione Ismu
MILANO-ADISTA. Il 2017 si è chiuso registrando il numero più basso di migranti giunti via mare sulle coste dei Paesi del Mediterraneo da quando ha avuto inizio nel 2014 il massiccio flusso di ingressi verso l’Europa. Sono stati complessivamente poco più di 171mila, meno della metà di quanti sbarcarono nel 2016, e ben lontani dall’oltre un milione di migranti giunti in Europa via mare nel 2015. L’Italia nel 2017 è tornata ad essere il principale paese di approdo nel Mediterraneo: i quasi 120mila migranti sbarcati hanno costituito il 70% di tutti gli arrivi via mare in Europa. Nel 2017 il paese del Mediterraneo che ha visto aumentare in modo rilevante gli arrivi è stato la Spagna: nel 2016 rappresentò il 2,3% per numero di arrivi mentre nell’anno appena concluso ha visto approdare sulle proprie coste più di 21mila migranti, con un aumento del 160% rispetto al 2016. Questi e molti altri dati sono contenuti nel dossier su “Gli sbarchi nel Mediterraneo nel 2017”, pubblicato il 14 gennaio scorso, in occasione della Giornata del migrante e del rifugiato, dalla Fondazione ISMU-Iniziative e Studi sulla Multietnicità, che dal 1993 studia i fenomeni migratori.
* Foto di Carlo Alfredo Clerici tratta da Flickr, immagine originale e licenza
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