
La maggioranza dei francesi non è contro l’islam
PARIGI-ADISTA. Il presidente francese, Emmanuel Macron, vuole «porre le basi» per una regolamentazione dell’islam in Francia. In un'intervista al Journal du dimanche (11 febbraio), ha detto che questo suo progetto andrà avanti «di passo in passo» e soprattutto consultando i rappresentanti di tutte le religioni, perché «penso – ha spiegato – che abbiamo bisogno di attingere pesantemente alla nostra storia, alla storia di cattolici e protestanti». Ha avvisato che non rivelerà la sua proposta «finché il lavoro non sarà completato».
Le Journal du Dimanche pubblica al contempo un sondaggio sul gradimento dell’islam fra la popolazione francese, realizzato fra il 2 e il 3 febbraio scorsi (margine di errore fra l’1,4 e il 3,1%). È emerso che il 56% degli intervistati ritiene che questa religione sia compatibile con i valori della società francese, contro un 43% che la ritiene incompatibile (l’1% non esprime opinioni). Il dato è rovesciato rispetto ad un identico sondaggio effettuato nel settembre del 2016, quando era il 56% ad esprimersi contro l’islam e il 43% a favore.
L’opposizione all’islam è maggiore fra i simpatizzanti di destra: il 63% dei Repubblicani e il 62% del Front National. Scende al 41% fra i simpatizzanti del partito di Macron, République en marche, e al 27% fra i simpatizzanti del Partito socialista.
Una larga maggioranza dei francesi - il 70% - al di là delle loro preferenze politiche, è contraria all’instaurazione di una tassa sui prodotti halal per finanziare il culto musulmano. La proposta di una tale misura, auspicata dal Consiglio francese del culto musulmano (Cfcm) e dall’Osservatorio della laicità, aveva il fine di evitare che le moschee e che la formazione degli imam fossero finanziati da potenze straniere o correnti estremiste, ma non ha avuto seguito.
* Foto di Islamicus, tratta da Flickr imamgine originale e licenza
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