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Il nuovo presidente del Cile: la Chiesa ha sbagliato a gestire i casi di pedofilia

Il nuovo presidente del Cile: la Chiesa ha sbagliato a gestire i casi di pedofilia

SANTIAGO DEL CILE- ADISTA. Che la Chiesa sia giudicata molto severamente per la gestione della pedofilia è opinione talmente diffusa in Cile che se ne fa portavoce, malgrado l'alto ruolo istituzionale che sta per assumere e che solitamente suggerisce interventi improntati alla prudenza diplomatica, il nuovo presidente della Repubblica Sebastián Piñera, a pochi giorni dal suo insediamento (11 marzo). Intervistato dalla tv Univision, ha detto: «Sono cattolico. Conosco il caso del sacerdote Karadima, condannato sia dalla giustizia civile che da quella ecclesiale per abuso di molti ragazzi e giovani» e «credo non si sia sufficientemente indagato sul caso del vescovo Juan Barros, che faceva parte della parrocchia (El Bosque) dove lavorava Karadima. Credo che questo sia stato un grave errore».

«Son sicuro», ha aggiunto, «che molti personaggi della Chiesa si pentiranno di questo comportamento. Quando papa Francesco è venuto in Cile, ha detto che erano pure calunnie le denunce contro [la complicità con Karadima di] Barros, che non c’era nessuna prova. Credo che anche questo sia stato un errore, perché invece la questione deve essere investigata». «Poi, è vero, il papa ha corretto la traiettoria inviando un cardinale [intende Charles Scicluna, che però non è cardinale, ma “solo” vescovo della capitale maltese] ad indagare». «Non bisogna mai chiudere gli occhi davanti alla verità», ha detto infine. «Non si deve mai voltare le spalle alle vittime di abusi sessuali, specialmente quando questi abusi sono commessi da autorità civili o religiose, come è disgraziatamente successo nel mondo».

* Foto tratta da Creative Commons immagine originale e licenza

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