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L'autista del bus lascia i migranti a piedi. La parlamentare leghista lo difende

L'autista del bus lascia i migranti a piedi. La parlamentare leghista lo difende

È dicembre. Alla fermata del piccolo paese ci sono solo i migranti che dal centro d'accoglienza raggiungono la cittadina per frequentare corsi e attività d'inserimento. L'autista passa più volte ma non si ferma e i ragazzi restano a piedi. È successo a Marco di Rovereto, nel Trentino-Alto Adige. Alla guida del mezzo, Moreno Salvetti, consigliere comunale di Avio vicino al centrodestra, ex assessore dimessosi ad agosto 2017 dopo aver augurato al governatore Ugo Rossi di fare la stessa fine dell'orsa Kj2, abbattuta pochi giorni prima dopo un'ordinanza della Provincia autonoma di Trento. L'autista – difeso dal sindacato Uil Trasporti – ha detto che non aveva capito l'intenzione dei profughi di salire a bordo e che l'equivoco è stato gonfiato. Ma un video, circolato in rete in questi giorni, sembra dimostrare proprio il contrario. Ora Salvetti rischia il licenziamento e forse anche un processo.

La notizia ha fatto il giro del Paese e sui social network, dopo la diffusione del video, è esploso il dibattito. Più che discutibili poi le prese di posizione di alcuni dei vincitori del 4 marzo: Vanessa Cattoi, neoeletta deputata leghista al collegio di Rovereto, ha espresso «solidarietà» nei confronti di Salvetti: un suo eventuale licenziamento non fa che «alimentare ulteriormente l’insofferenza dei cittadini nei confronti della presenza di migranti». La deputata ha poi cercato di giustificare l'omissione di servizio sottolineando che «negli ultimi tempi è diventata rischiosa la professione dell’autista di bus che troppo spesso, come accaduto nei mesi scorsi, si ritrova in condizione di pericolo e di aggressioni e insicurezza sia per lui sia per i fruitori del servizio stesso». Quindi, stando alle parole della leghista che oggi siede in Parlamento, il problema non sarebbe il presunto razzismo, che anzi è meglio non punire per non creare malessere sociale, ma la violenza, di cui evidentemente i migranti africani sono “geneticamente” portatori.

*Immagine tratta dal video diffuso da RepubblicaTv

 

 

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