Nessun articolo nel carrello

Vescovi di Terra Santa: le morti a Gaza potevano essere evitate

Vescovi di Terra Santa: le morti a Gaza potevano essere evitate

Almeno 110 i manifestanti palestinesi uccisi e più di 3mila quelli feriti dal fuoco israeliano nella Striscia di Gaza durante le proteste organizzate presso le barriere di confine: una strage di fronte alla quale non può non elevare la sua indignata e addolorata voce l’Assemblea dei vescovi cattolici di Terra Santa. Ieri 15 maggio, i vescovi hanno firmato un comunicato (diffuso attraverso i canali ufficiali del Patriarcato latino di Gerusalemme e oggi dall’agenzia Fides) dove osservano che tutte quelle morti e quei ferimenti  si sarebbero potute evitare «se le forze israeliane avessero usato strumenti non letali». Nel chiedere di porre fine «il prima possibile» all'assedio imposto a circa due milioni di palestinesi nella Striscia, rilevano che il trasferimento dell'ambasciata USA in Israele da Tel Aviv a Gerusalemme, come tutte le altre mosse e decisioni unilaterali riguardo alla Città Santa di Gerusalemme, «non contribuisce a far avanzare la tanto attesa pace tra israeliani e palestinesi». La mossa del governo Trump infatti significa riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele, quando essa invece, come insistentemente richiamato dalla Santa Sede, deve essere «una città aperta a tutti i popoli», «cuore religioso delle tre religioni monoteiste».

 «Riteniamo», aggiungono i Vescovi cattolici di Terra Santa, «che non vi sia alcun motivo che possa impedire alla città di essere la capitale di Israele e della Palestina», e che ciò dovrebbe avvenire attraverso «la negoziazione e il rispetto reciproco».

L'Assemblea dei Vescovi ordinari cattolici di Terra Santa, rammenta la Fides, raccoglie tutti i vescovi delle Chiese cattoliche – latina, greco melchita, armena, maronita, caldea e siro cattolica – presenti in quella regione, insieme al Custode francescano di Terra Santa. Ieri l'arcivescovo Pierbattista Pizzaballa, amministratore apostolico del Patriarcato latino di Gerusalemme, ha anche invitato sacerdoti, religiosi, religiose, «tutti i fedeli di Gerusalemme»  e quanti lo desiderano «a prendere parte alla veglia di preghiera per la pace» di sabato prossimo.

*Foto ekeidar tratta da Creative Commons  immagine originale e licenza

Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.

Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!

Condividi questo articolo:
  • Chi Siamo

    Adista è un settimanale di informazione indipendente su mondo cattolico e realtà religioso. Ogni settimana pubblica due fascicoli: uno di notizie ed un secondo di documentazione che si alterna ad uno di approfondimento e di riflessione. All'offerta cartacea è affiancato un servizio di informazione quotidiana con il sito Adista.it.

    leggi tutto...

  • Contattaci

  • Seguici

  • Sito conforme a WCAG 2.0 livello A

    Level A conformance,
			     W3C WAI Web Content Accessibility Guidelines 2.0

50 anni e oltre

Adista è... ancora più Adista!

A partire dal 2018 Adista ha implementato la sua informazione online. Da allora, ogni giorno sul nostro sito vengono infatti pubblicate nuove notizie e adista.it è ormai diventato a tutti gli effetti un giornale online con tanti contenuti in più oltre alle notizie, ai documenti, agli approfondimenti presenti nelle edizioni cartacee.

Tutto questo... gratis e totalmente disponibile sia per i lettori della rivista che per i visitatori del sito.