
Navi italiane per i profughi della Aquarius, "salvati" dal governo spagnolo fra il plauso dei vescovi
L’annuncio è stato stamattina fa con un tweet della organizzazione non governativa Sos Mediterranée: «Secondo il piano del Mrcc di Roma (il centro coordinamento dei soccorsi, ndr), i naufraghi a bordo verranno trasferiti su navi italiane e condotti a Valencia». Sta per finire l’odissea dei 629 migranti ospitati da giorni sulla nave Aquarius, cui il ministro del’Interno italiano, il leghista Matteo Salvini, ha proibito l’attracco nei porti italiani e che da giorni vaga nel Mare Nostrum.
La situazione è stata sbloccata il primo ministro spagnolo, il socialista Pedro Sanchez che ieri ha dichiarato di voler accogliere i naufraghi della Aquarius nel porto di Valencia. Approdo troppo lontano per la nave di Sos Mediterranée (almeno quattro giorni di navigazione in una situazione in cui scarseggia il cibo, malgrado la Marina di Malta abbia provveduto a qualche rifornimento), raggiungibile con una staffetta delle navi italiane.
La notizia della disponibilità del governo spagnolo ha allietato i vescovi spagnoli. Il segretario generale della Conferenza episcopale, mons. Gil Tamayo, ha definito l’iniziativa di Sanchez «un buon gesto di solidarietà che ci rasserena». Il card. Carlos Osorio, arcivescovo di Madrid, in un tweet ha scritto: «Il mandato è chiaro: “ero straniero e mi avete accolto”. Al di là di considerazioni politiche e legali, se si legge la vita a partire dal Vangelo, uno va a cercare l’altro. #Acquarius è una chiamata di Cristo all’Europa»
In Italia, anche card. Gianfranco Ravasi ha twittato lo stesso passaggio del Vangelo di Matteo criticando la chiusura dei porti decisa da Salvini. Il quale non si è peritato di rispondere: «Ho il rosario in tasca, io coerente con insegnamenti Vangelo»; «papa Bendetto diceva che prima del diritto a emigrare c'è il diritto a non emigrare. Il mio obiettivo è garantire sicurezza e vita prospera nel continente africano».
*Foto di Goodnighmoon tratta da Wikimedia Commonsi immagine originale e licenza
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