Nessun articolo nel carrello

L'Algeria ha invitato il papa per la beatificazione dei martiri

L'Algeria ha invitato il papa per la beatificazione dei martiri

ALGERI-ADISTA. Il governo algerino ha inviato a papa Francesco un invito ufficiale a far visita al Paese. L’occasione potrebbe essere prossima, ha annunciato ieri alla radio nazionale, dopo aver reso noto l’invito del suo governo, il ministro per gli Affari religiosi Mohamed Aïssa: la beatificazione dei 19 martiri di Algeria, fra i quali i 7 monaci di Tibhirine, che avrà luogo ad Orano l’8 dicembre dell’anno in corso. «Se il papa non potrà essere presente a quella data», ha specificato, «nulla esclude la possibilità di un ulteriore invito».

«Questa cerimonia è un riconoscimento religioso - ha detto il ministro - per elevare al grado di martiri queste 19 persone che hanno scelto di rimanere e servire in Algeria mentre c'era il terrorismo»; monaci che «hanno preferito servire in Algeria con dedizione e devozione» e ai quali va «profonda gratitudine».

Il ministro ha anche informato che l'Algeria, dando il suo consenso per la cerimonia di beatificazione, ha espresso la volontà di collaborare per la concessione di visti, la supervisione, la presenza ai festeggiamenti, che avranno «una dimensione politica oltre che religiosa», dato che «tutto ciò che è stato fatto dalla Chiesa cattolica in Algeria è stato realizzato in stretta collaborazione con le autorità algerine».

Ma non ci sono da celebrare solo martiri cristiani: il ministro ha annunciato che una cerimonia in onore dei 114 imam assassinati dai terroristi durante il decennio oscuro sarà organizzata in occasione della prossima celebrazione della festa di Mawlid ennabaoui, che ricorda la nascita del Profeta Maometto e che quest’anno cade il prossimo 29 novembre.

Sulle violenze inflitte agli imam, il ministro ha detto che sarà introdotto un emendamento nella revisione del codice penale per rafforzare i diritti dell'imam, avendo constatato che gli attacchi agli imam sono venuti, nella maggior parte dei casi, da coloro che sono stati introdotti attraverso le associazioni religiose. Sarà necessaria, come d’altronde prevede l’ultima riforma della Costituzione, una legge organica sulle associazioni.

*Foto di Maya-Anaïs Yataghène tratta da Wikimedia Commons immagine originale e licenza

Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.

Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!

Condividi questo articolo:
  • Chi Siamo

    Adista è un settimanale di informazione indipendente su mondo cattolico e realtà religioso. Ogni settimana pubblica due fascicoli: uno di notizie ed un secondo di documentazione che si alterna ad uno di approfondimento e di riflessione. All'offerta cartacea è affiancato un servizio di informazione quotidiana con il sito Adista.it.

    leggi tutto...

  • Contattaci

  • Seguici

  • Sito conforme a WCAG 2.0 livello A

    Level A conformance,
			     W3C WAI Web Content Accessibility Guidelines 2.0

Sostieni la libertà di stampa, sostieni Adista!

In questo mondo segnato da crisi, guerre e ingiustizie, c’è sempre più bisogno di un’informazione libera, affidabile e indipendente. Soprattutto nel panorama mediatico italiano, per lo più compiacente con i poteri civili ed ecclesiastici, tanto che il nostro Paese è scivolato quest’anno al 46° posto (ultimo in Europa Occidentale) della classifica di Reporter Senza Frontiere sulla libertà di stampa.