
Digiuno di giustizia in solidarietà con i migranti contro il decreto Salvini: il 3 ottobre a Montecitorio
ROMA-ADISTA. “Digiuno di giustizia in solidarietà con i migranti” con un presidio davanti a Montecitorio ogni primo mercoledì del mese. È questa la decisione del gruppo dei religiosi promotore del Digiuno di giustizia (p. Alex Zanotelli, mons. Raffaele Nogaro, suor Rita Giaretta, p. Giorgio Ghezzi, don Alessandro Santoro) che, dopo la pausa estiva, lo scorso 12 settembre ha ripreso l’iniziativa (v. Adista News del 6/9/18). E che ora diventa ancora più forte, dopo l’approvazione del cosiddetto decreto Salvini contro gli immigrati.
«Rilanciamo con forza il digiuno di giustizia in solidarietà con i migranti contro le politiche razziste e xenofobe nei confronti dei migranti da parte del governo Conte- Di Maio-Salvini», spiega p. Zanotelli. «Abbiamo iniziato questo digiuno il 10 luglio con un presidio quotidiano davanti a Montecitorio – ricorda il missionario comboniano (v. Adista Notizie n. 27/18) –. Il 21 luglio ci siamo dati appuntamento nelle grotte vaticane per una gioiosa Eucaristia annunciando a tutti che il digiuno a staffetta continuava lungo l’estate, ma non il presidio davanti a Montecitorio, dato che il Parlamento chiudeva per ferie. E così siamo ritornati davanti a Montecitorio, digiunando, il 12 settembre e abbiamo deciso che il presidio davanti al Parlamento si terrà ogni primo mercoledì del mese. Il prossimo sarà quindi il 3 ottobre, la giornata del naufragio dei 300 eritrei al largo di Lampedusa (2013). Questo presidio mensile davanti al Parlamento è importante per dare visibilità pubblica e politica a quanti digiunano nelle loro città». Come per esempio sta accadendo a Firenze e a Varese, davanti alle rispettive Prefetture (v. Adista news del 10/9/18).
«Questo digiuno di giustizia in solidarietà con i migranti – prosegue Zanotelli – è una protesta contro le politiche del nostro governo, politiche verso chi deve fuggire da situazioni insostenibili, Abbiamo assistito infatti in questi mesi all’intensificarsi della guerra contro le Ong (il Mediterraneo è stato quasi sgomberato dalla presenza di tutti i soccorritori e volontari ), alla chiusura dei porti, al “dono” delle 14 motovedette alla Guardia costiera libica, all’odioso episodio della nave “Diciotti” in violazione di leggi nazionali e internazionali, ai rimpatri accelerati di migranti ed ora al decreto-legge sull’immigrazione. Siamo davanti a un quadro devastante e desolante che fa del nostro Paese una nazione razzista. L’aggressività soprattutto verso lo straniero, il nero, il rom è ai massimi livelli soprattutto sui social e sui media. Queste politiche razziste e xenofobe disumanizzano i migranti , ma disumanizzano anche tutti noi. Per questo dobbiamo reagire uniti , credenti e laici, per salvare la nostra comune umanità».
L’appuntamento è mercoledì 3 ottobre: concentramento a mezzogiorno a piazza San Pietro, poi in marcia fino a Montecitorio dove il presidio resterà fino a sera.
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