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Decreto armi: Pax Christi denuncia l'abbraccio di Salvini con le «lobby di morte»

Decreto armi: Pax Christi denuncia l'abbraccio di Salvini con le «lobby di morte»

Il decreto 104, pubblicato il 10 agosto in Gazzetta Ufficiale, è entrato in vigore a metà settembre. Avrebbe dovuto recepire una direttiva europea sulle armi fortemente restrittiva, concepita in seguito dell'attentato al Bataclan di Parigi, ed è diventato invece l'occasione per Matteo Salvini di saldare un debito elettorale con produttori e detendori di armi e dare forma concreta a idee più volte espresse e che fanno tanto gola all'industria delle armi leggere. Diverse e significative le novità introdotte, tra le altre: passano da 6 a 12 le armi che si possono detenere per uso sportivo e aumentano anche le munizioni per arma che è possibile conservare; scompare l'obbligo di informare conviventi e familiari del possesso di armi in casa; viene estesa la platea dei “tiratori sportivi” fuori dalle abituali certificazioni Coni: aumentano sensibilmente tutti quegli “sportivi” (nei tiri al bersaglio, nei poligoni privati, ecc.) che potranno detenere armi “tipo guerra” come i fucili semiautormatici o i kalashnikov.

«A pensar male si fa peccato ma...»

I detrattori del provvedimento accusano l'attuale vicepremier Matteo Salvini di aver saldato un debito elettorale con le lobby delle armi, con gli appassionati del settore e con tutti quei cittadini promotori della legittima difesa armata. Un'inchiesta di Repubblica ha rivelato tra l'altro l'esistenza di un documento in 8 punti – siglato l'11 febbraio scorso, in piena campagna elettorale, durante la fiera delle armi di Vicenza “Hit Show” – nel quale Salvini si assumeva la responsabilità di convocare le associazioni di comparto «ogni qual volta siano in discussione provvedimenti che possano influire sul diritto di praticare l'attività sportiva con armi e/o venatoria, o su quello più generale a detenere e utilizzare legittimamente a qualsiasi titolo armi». Con il documento Salvini avrebbe anche garantito al Comitato Direttiva 477 – principale associazione di tutela di produttori e detentori che prende il nome, appunto, dalla direttiva europea 477 che l'attuale provvedimento avrebbe dovuto modificare in senso restrittivo – che si sarebbe impegnato per un'interpretazione “meno rigida” della nuova direttiva europea.

Italia Far West

In un comunicato del 20 settembre, Pax Christi Italia «esprime non solo la propria preoccupazione ma la più totale disapprovazione nei confronti del decreto legislativo» sulla detenzione di armi. «Noi siamo totalmente contrari a questo clima culturale di violenza armata che questo decreto non fa che aumentare. Cresce sempre più la sensazione che possedere un’arma dia più sicurezza. Secondo noi invece è proprio l’esatto contrario. Ci preoccupa questa atmosfera da Far West. Ci preoccupano le promesse e le intese con la lobby delle armi, una lobby di morte. Tra pochi giorni inizierà la discussione anche per la modifica alla legge sulla Legittima Difesa: una difesa “fai da te”, sempre più armata e pericolosa».

Nello stesso comunicato, Pax Christi presenta la sua proposta «disarmata e nonviolenta» contro il clima di violenza che si vuole affermare in Italia. Ad ottobre, uno studente statunitense, Zion Kelly, che lotta in patria contro la proliferazione fuori controllo delle armi nelle scuole, parteciperà ad una “Settimana della Nonviolenza” per raccontare la sua esperienza, e quella della società civile statunitense, ai giovani di Catania, Lamezia Terme, Portici, Napoli, Besozzo (Va), Tradate (Va), Casalecchio di Reno e Bologna. Il tour si concluderà poi il 7 ottobre e prevede la partecipazione alla Marcia per la pace Perugia-Assisi.

«Non vogliamo rassegnarci a questo modo di vedere l’altro come un nemico», conclude Pax Christi, «a una relazione sempre più fondata sulla violenza e sulle armi di ogni dimensione e peso, dalle pistole alle bombe atomiche».

Info:

Segreteria Nazionale di Pax Christi: 055/2020375 – info@paxchristi.it – www.paxchristi.it

Vicepresidente Nazionale di Pax Christi: Giuliana Mastropasqua 3921512826

Coordinatore Nazionale di Pax Christi: d. Renato Sacco 348/3035658 drenato@tin.it

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