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Bolsonaro, agli arresti domiciliari, può ricevere visite familiari ma su autorizzazione della Corte

Bolsonaro, agli arresti domiciliari, può ricevere visite familiari ma su autorizzazione della Corte

Il giudice della Corte Suprema del Brasile, Alexander d Moraes, dopo che il 4 agosto ha decretato gli arresti domiciliari per l’ex presidente Jair Bolsonaro, sotto processo per il tentato golpe dell’8 gennaio 2023, oggi ha autorizzato che l’imputato può ricevere visite familiari durante la detenzione richiedendone però il permesso alla Corte Suprema Federale. La sentenza di Moraes sottolinea che le azioni di Bolsonaro dimostrano «la necessità e l'opportunità di misure più severe per impedire all'imputato di ripetere continuamente i suoi crimini». 

De Moraes lo scorso 18 luglio aveva imposto all’ex presidente brasiliano misure cautelari quali indossare la cavigliera elettronica, di rispettare il regime di detenzione domiciliare nella notte e nei fine settimana, non rilasciare interviste. L’ex presidente ha invece rilasciato una dichiarazione ai giornalisti, mostrando loro la cavigliera elettronica asserendo che per lui è una "suprema umiliazione". E il 3 agosto Rio de Janeiro, durante una manifestazione (come in altre città), il figlio e senatore Flávio Bolsonaro ha usato il vivavoce del suo telefono per permettere al padre di parlare alla folla, pubblicato in seguito un video sui social media in cui Bolsonaro invia un messaggio ai sostenitori, con «un abbraccio a tutti», aggiungendo: È per la nostra libertà. Siamo insieme». «Non vi è dubbio – ha scritto Moraes – che la misura precauzionale imposta a Jair Messias Bolsonaro non sia stata rispettata».

*Foto  ritagliata di Jeso Carneiro tratta da Flickr

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