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I cattolici democratici ci sono… E rilanciano, a partire dalla Laudato Si’, col convegno del 1° dicembre

I cattolici democratici ci sono… E rilanciano, a partire dalla Laudato Si’, col convegno del 1° dicembre

Riproduciamo qui di seguito l'editoriale del coordinatore nazionale della rete di cattolici democratici C3dem (www.c3dem.it) Sandro campanini che introduce il tema al centro del dibattito che la rete ha organizzato il 1° dicembre a Modena sull’enciclica di papa Francesco (vedi qui per il programma completo).

 

 

Periodicamente – e anche in questi ultimi mesi – riemerge da parte di commentatori, giornalisti, politologi la domanda: “dove sono i cattolici democratici?”. Domanda legittima, perché è evidente una debolezza “numerica” e la difficoltà a far percepire il proprio ruolo e il proprio contributo specifico sia per chi ha incarichi politici, sia per chi, come la nostra associazione, opera sul piano formativo e culturale. Domanda però anche un po’ fuorviante, perché tende a misurare l’incidenza di questo filone culturale sulla base di un “livello” precostituito un po’ teorico, desunto da un passato talvolta un po’ idealizzato e che non tiene comunque conto delle profonde trasformazioni che il sistema politico e sociale ha subito negli ultimi decenni. Infine, la domanda pone l’attenzione su cosa non c’è o su cosa dovrebbe o potrebbe esserci, mentre sarebbe altrettanto interessante uno sforzo per scoprire e valorizzare quello che c’è, ovvero le tante persone che tuttora si richiamano a quella tradizione ed esprimono – seppure senza “far notizia” – pensiero, elaborazione, formazione, proposte. Sono gruppi, associazioni, singole persone, anche riviste, siti web, blog, che in qualche modo continuano a operare nel tessuto sociale e culturale del Paese e a dare un contributo positivo.

Certo, la questione di una più marcata presenza nel livello politico nazionale rimane aperta: ma, a parte il fatto che essa è piuttosto complessa e non può essere ridotta alla presenza e al “peso” di singoli nomi, non va sminuito il valore dell’impegno di tanti nelle amministrazioni locali e regionali, dove pure si stabiliscono relazioni forti con i cittadini e si assumono decisioni che riguardano direttamente la loro vita. Così come non va sminuito – per così dire, all’estremo opposto – la dedizione e i risultati di diversi parlamentari europei, la cui attività in Italia è – per misteriose ragioni – quasi sempre ignorata dai grandi media, seppure tutti – o la maggior parte di essi – affermino la centralità della dimensione europea.

Col convegno “Cambiare rotta. Equità e sostenibilità alla luce della Laudato Sì”, che si terrà sabato 1° dicembre a Modena (si vedano il programma  e alcuni contributi di riflessione  nella home page) le associazioni cattolico-democratiche che aderiscono alla rete “Costituzione, Concilio, Cittadinanza – C3dem” cercheranno di offrire ancora una volta un’occasione di approfondimento ma anche di proposta e di rilancio su temi di importanza decisiva per il nostro presente e il nostro futuro. Dopo le relazioni del mattino di Giannino Piana, Antonella Bachiorri, Leonardo Becchetti e Pier Virgilio Dastoli, ci saranno nel pomeriggio tre laboratori – coordinati da Paolo Tomassone, Francesco Lauria, Marica Mereghetti – in cui si potranno delineare concretamente nuove prospettive di impegno.

L’enciclica Laudato Si’ di Papa Francesco e tutto il dibattito che ruota attorno ai temi delle diseguaglianze, dei pericoli per l’ambiente e del futuro stesso dell’umanità, provocano, infatti, a cercare nuove strade e a percorrerle insieme con tutti coloro che hanno a cuore il bene del nostro pianeta e di chi lo abita. Anche la cultura cattolico democratica, per rilanciarsi e contribuire al futuro dell’Italia e dell’Europa, ha bisogno di esplorare nuovi territori – anche a rischio di qualche incertezza e certamente con un confronto approfondito – per provare a rispondere alle richieste di una politica, un’ economia e una finanza  più  rispondenti alle esigenze autentiche degli esseri umani e al dovere di consegnare ai posteri una terra bella e vivibile per tutti.

Vi aspettiamo a Modena il 1° dicembre!

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