
Acqua, bene "primordiale" per l'umanità. Messaggio di papa Francesco alla giornata di studio della FAO
CITTÀ DEL VATICANO-ADISTA. Ai partecipanti alla Giornata di Studio sull'Acqua promossa dalla FAO a Madrid (13 dicembre) sul tema "Acqua, agricoltura e alimentazione: costruiamo il domani" e organizzata da varie istituzioni accademiche, sociali ed ecclesiali, papa Francesco ha inviato un messaggio di condivisione e di auguri per i lavori.
Francesco apre il suo indirizzo di saluto con un richiamao alla Bibbia: «Il tema che vi ha riuniti mi ha richiamato alla mente - scrive - il salmista, che riconosce, con gratitudine, che "il Signore ci darà la pioggia e la nostra terra darà il suo raccolto" (Sal 85,13). In un altro momento, il profeta Isaia paragona la parola di Dio con l'acqua della pioggia che assorbe la terra, facendola germinare "per dare seme al seminatore e pane a colui che mangia" (55,10). La pioggia, il raccolto, il cibo. La saggezza biblica - considera il papa - vedeva uno stretto legame tra questi elementi e li interpretava nell’ottica della gratitudine, mai della voracità o dello sfruttamento. La fede e l'esperienza dei credenti portano a questo riconoscimento, che si trasforma per noi in un pressante appello alla responsabilità, non nell’essere intrappolati in piccoli calcoli che impediscono di aiutare i meno favoriti, che sono privati ??dell’essenziale. A questo proposito, il sottotitolo dato alla vostra riflessione è stimolante perché la parola "costruire" racchiude un senso di positività, l'apporto di un beneficio, apertura all'altro, la reciprocità e la collaborazione. Queste chiavi non devono essere dimenticate, perché il domani che tutti desideriamo potrà essere solo il risultato di una cooperazione leale, solidale e generosa».
Le sfide che l'umanità in questo momento deve affrontare, osserva ancora, «sono di tale complessità che richiedono somma di idee, unità di sforzo, complementarità di prospettive, insieme alla rinuncia all'egoismo e al protagonismo pernicioso». Solo così si porranno basi solide per «una società che pone al centro la persona umana e i suoi diritti fondamentali, senza lasciarsi intrappolare da interessi discutibili che arricchiscono solo pochi, purtroppo sempre gli stessi». «Questo - sottolinea Francesco nel suo messaggio - sarà anche il modo per garantire che le generazioni future trovino un mondo armonioso senza conflitti, con le risorse necessarie per godere di una vita dignitosa e piena».
Oggi una «grande quantità di persone soffre la fame ed è crudelmente colpita dalla povertà. Per sradicare questi mali, basterebbe eliminare ingiustizie e disuguaglianze» e mettere in campo politiche previdenti e di largo respiro, «in modo che nessun pane quotidiano mancanti o carenti luogo politico quei mezzi che sono precisi per esistere. Tra questi - sottolinea Francesco - l'acqua è primordiale e, sfortunatamente, non tutti hanno accesso ad essa, quindi è essenziale che sia meglio distribuita e che sia gestita in modo sostenibile e razionale. Come è anche ineludibile la cura e la protezione dell'ambiente, custodendone la bellezza, preservandone la copiosa varietà di ecosistemi, coltivando i campi con cura, senza avidità, senza causare danni irreversibili».
«La terra deve essere trattata con tenerezza», dice il papa, «in modo da non causarle ferite, in modo da non rovinare l'opera che è uscita dalle mani del Creatore. Quando ciò non viene fatto, la terra cessa di essere fonte di vita per la famiglia umana. E questo è quello che succede in molte regioni del nostro pianeta, dove l'acqua è contaminata, la spazzatura si accumula, la deforestazione avanza, l'aria è inquinata e il suolo si acidifica. Tutto ciò genera un dannoso accumulo di mali e miserie, che troviamo anche quando il cibo è sprecato e non condiviso; ecco perché è essenziale educare i bambini e i giovani a nutrirsi in modo sano, non semplicemente a mangiare. Il nutrirsi correttmente - è il richiamao di Francesco - comporta conoscere il valore del cibo, sganciarsi dal ??consumismo frenetico e compulsivo e rendere la mensa un luogo di incontro e di fraternità, non solo lo spazio per l'ostentazione, lo spreco e le velleità».
*Foto tratta da Creative Commons immagine originale e licenza
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