Nessun articolo nel carrello

Non imprigioniamo il Dio con noi nel presepio

Non imprigioniamo il Dio con noi nel presepio

Tags:

Non imprigioniamo il Dio con noi nel presepio, ma liberiamolo.

Non imprigioniamo il Dio con noi nel presepio delle nostre case, scuole, piazze e chiese, senza più farlo vivere in mezzo alla gente.

Non imprigioniamo Gesù bambino nella grotta del presepio, senza più riconoscerlo nel volto dei bambini, soprattutto in quelli impoveriti, sfruttati e migranti.

Non imprigioniamo l’Amore del Padre nella culla del presepio, senza più sentirlo nelle relazioni umane e cosmiche, soprattutto in quelle che curano le creature più fragili e povere.

Non imprigioniamo lo Spirito Santo nelle statue del presepio, senza più farlo camminare sulle vie della terra e nelle arterie dei popoli, disinnescando così la sua potente energia di vita.

Liberiamo il Dio con noi dalla prigionia del presepio, per renderlo presente anche oggi là dove la vita della gente diventa faticosa e tortuosa.

Liberiamo Gesù Bambino dal carcere della grotta, per dargli anche oggi il diritto di nascere dove c’è amore senza confini.

Liberiamo l’Amore del Padre dal recinto della culla, per consentirgli di ridipingere i continenti e i pianeti con l’alfabeto della fraternità e solidarietà.

Liberiamo lo Spirito Santo dalla detenzione nelle statue, per farlo dilagare in ogni luogo della terra con la sua forza rigeneratrice sempre online.

Allora riusciremo a trasformare tutte le leggi e i decreti che escludono, opprimono e disumanizzano le persone e i popoli, soprattutto gli impoveriti e i migranti, in strumenti di pace, di giustizia e di amore.

Quando Dio è presente in mezzo a noi tutto cambia, anche le armi di distruzioni diventano strumenti di pace, così come declamò il grande profeta Isaia (cap. 2). E tutto diventa convivialità delle differenze, come ci esclamò il vescovo degli ultimi, don Tonino Bello.

E allora, vi supplico. Non imprigioniamo il Dio con noi nel presepio, ma liberiamolo per renderlo così com'è: generatore di vita piena per tutte le creature.

Natale 2018

Adriano Sella è educatore, scrittore e conferenziere sui nuovi stili di vita, missionario laico del creato.


* Natività di Tuccio Vanni in una fotografia di Maarten, tratta da Flickr, immagine originale e licenza. L'immagine è stata tagliata

Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.

Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!

Condividi questo articolo:
  • Chi Siamo

    Adista è un settimanale di informazione indipendente su mondo cattolico e realtà religioso. Ogni settimana pubblica due fascicoli: uno di notizie ed un secondo di documentazione che si alterna ad uno di approfondimento e di riflessione. All'offerta cartacea è affiancato un servizio di informazione quotidiana con il sito Adista.it.

    leggi tutto...

  • Contattaci

  • Seguici

  • Sito conforme a WCAG 2.0 livello A

    Level A conformance,
			     W3C WAI Web Content Accessibility Guidelines 2.0

Sostieni la libertà di stampa, sostieni Adista!

In questo mondo segnato da crisi, guerre e ingiustizie, c’è sempre più bisogno di un’informazione libera, affidabile e indipendente. Soprattutto nel panorama mediatico italiano, per lo più compiacente con i poteri civili ed ecclesiastici, tanto che il nostro Paese è scivolato quest’anno al 46° posto (ultimo in Europa Occidentale) della classifica di Reporter Senza Frontiere sulla libertà di stampa.