
L'Abate di Montserrat chiede perdono per gli abusi. Le vittime: "deve dimettersi"
BARCELLONA-ADISTA. L’abate dello storico Monastero di Montserrat (Barcellona), Josep Maria Soler, durante una messa celebrata ieri domenica, ha chiesto perdono per gli abusi sessuali commessi agli inizi degli anni '70 su almeno tre minori dal monaco Andreu Soler, morto nel 2008 (il 30 gennaio scorso il difensore civico catalano ha annunciato di aver aperto un'indagine in seguito alle denunce ricevute).
«I fratelli della comunità e io stesso», ha detto, «chiediamo umilmente perdono alle vittime, siamo solidali con il loro dolore e offriamo l’appoggio della comunità». Ha ricordato di aver creato una commissione esterna per studiare le denunce di abusi commessi in Montserrat e che, quando l’indagine sarà conclusa, l’abbazia agirà «di conseguenza» e in accordo ai protocolli stabiliti da papa Francesco.
Parole e misure che sono apparse insufficienti a quanti manifestavano fuori dell’abbazia. Fra di loro, Miquel Hurtado – il primo a denunciare il monaco abusatore – che, insieme a Peter Saunders (che fu membro della Commissione antipedofilia istituita in Vaticana da Francesco) e ad altre vittime, agitava un cartello con la scritta «Abate insabbiatore non può essere pastore». Secondo quanto ha rilevato il quotidiano spagnolo El País il 19 gennaio scorso, sia l’abate Soler, sia il precedente, Sebastià Bardolet, erano a conoscenza dei crimini del monaco fin dal 1999, senza che abbiano mai aperto sull’orco neanche un’indagine canonica. L’attuale abate deve perciò dimettersi.
*Foto per Cortesia di Don José Prieto, tratta da Flickr immagine originale e licenza
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