
"Liberi dalla paura": forum delle realtà d'accoglienza promosso da Caritas, Migrantes e Centro Astalli
Nel week-end dal 15 al 17 febbraio, presso la Fraterna Domus di Sacrofano (Roma), si terrà un meeting promosso da Caritas Italiana, Fondazione Migrantes e Centro Astalli (JRS, Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati in Italia), sul tema: “Liberi dalla paura”. Al forum – che sarà aperto dalla messa di papa Francesco – parteciperanno tutte le realtà che si occupano di accoglienza e integrazione dei migranti: famiglie, comunità, parrocchie e associazioni che, in una fase storica fortemente segnata dalla crisi delle migrazioni forzate, hanno deciso di offrire il proprio contributo in maniera attiva, senza prestare il fianco ai muri di paura e odio che molti media e anche una buona parte del mondo politico hanno continuano a costruire per ragioni culturali o elettorali.
Concretamente queste realtà dell'accoglienza «hanno scelto di ospitare e/o integrare i migranti presenti nel nostro Paese», spiegano nell'invito don Francesco Soddu (direttore della Caritas Italiana), don Giovanni De Robertis (direttore generale della Fondazione Migrantes) e p. Camillo Ripamonti (gesuita, presidente del Centro Astalli). Il forum intende dunque lanciare un messaggio di fiducia al Paese, dando voce a quell’Italia che, come ha detto papa Francesco al corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede il 7 gennaio scorso, «nella fedeltà alle proprie tradizioni, mantiene vivo quello spirito di fraterna solidarietà che l’ha lungamente contraddistinta».
«Con questo momento vogliamo anzitutto dire grazie, sostenere e incoraggiare i tanti che continuano, spesso gratuitamente e di tasca propria, a tenere vivo questo spirito di accoglienza e solidarietà», ha sottolineato don Giovanni De Robertis. «Oggi in Italia quello che sarebbe compito dello Stato molto spesso è svolto gratuitamente dal volontariato. E spesso con l’aggravio di essere guardati con sospetto, di coprire oscuri interessi o addirittura insultati. È incredibile, ma oggi chi è impegnato nell’aiuto e nell’accoglienza di uno straniero, dunque di un essere umano, viene visto in talune circostanze con diffidenza, quasi stesse a compiere un reato. A volte neanche la morte di donne e bambini periti lungo i viaggi della speranza verso le nostre coste fa notizia. Si ha la percezione che interessi solo il numero di quelli che raggiungono le nostre coste e non che dietro a quei numeri ci sono delle persone».
La questione delle migrazioni, in particolare quelle forzate, richiede riflessione, lungimiranza e politiche serie. Per un credente, l'unico atteggiamento possibile, aggiunge il direttore generale di Migrantes, è «quello che ci insegna tutto il Vangelo», cioè aprire il cuore e aiutare il bisognoso, «fare a lui quello che vorremmo fosse fatto a noi nelle sue condizioni». Incontrare il migrante, conclude De Robertis, «è un'esperienza arricchente, capace di suscitare nuove energie di vita. La loro presenza non impoverisce l’Italia, ma ci arricchisce».
Ulteriori informazioni sul forum di Sacrofano: tel. 06/66177210 (segreteria Caritas Italiana), 06/6617901 (segreteria Fondazione Migrantes).
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