
Grandi manovre per una guerra all’Iran? I timori di Pax Christi
Israele e Arabia Saudita? È quello che teme Pax Christi: una «danza macabra di avvicinamento alla guerra» da parte dell’«asse del male che vede insieme Israele, Emirati Arabi, Arabia Saudita e Stati Uniti d’America contro l’Iran, ritenuto sponsor del terrorismo mondiale».
«Come accadde nel 2003 per l’attacco all’Iraq – si legge nella nota di Pax Christi –, i manipolatori dell’opinione pubblica sono all’opera per convincere che invece la guerra all’Iran è necessaria alla nostra sicurezza». Mentre intanto «l’embargo sta paralizzando l’economia e colpendo la popolazione innocente».
Il Medio Oriente, prosegue il movimento cattolico per la pace, «è stato scelto come area dove si demoliscono gli Stati ritenuti concorrenti nel ricco mercato del petrolio e del gas. Le stesse “contese religiose” sono subordinate a questo mercato, cui si affianca quello fiorente delle armi».
«Si vuole dunque accendere una nuova fornace dove bruciare umanità e speranze di pace e coesistenza pacifica?», chiede Pax Christi, che fa proprio il messaggio di papa Francesco nel discorso tenuto al Cairo ai partecipanti alla Conferenza Internazionale per la pace, 28 aprile 2017: «Per prevenire i conflitti ed edificare la pace è fondamentale adoperarsi per rimuovere le situazioni di povertà e di sfruttamento, dove gli estremismi più facilmente attecchiscono, e bloccare i flussi di denaro e di armi verso chi fomenta la violenza. Ancora più alla radice, è necessario arrestare la proliferazione di armi che, se vengono prodotte e commerciate, prima o poi verranno pure utilizzate. Solo rendendo trasparenti le torbide manovre che alimentano il cancro della guerra se ne possono prevenire le cause reali. A questo impegno urgente e gravoso sono tenuti i responsabili delle nazioni, delle istituzioni e dell’informazione, come noi responsabili di civiltà, convocati da Dio, dalla storia e dall’avvenire ad avviare, ciascuno nel proprio campo, processi di pace, non sottraendosi dal gettare solide basi di alleanza tra i popoli e gli Stati».
Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.
Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!