
Una “tavolata” per abbattere tutti i muri
ROMA-ADISTA. Si è svolta lo scorso 15 giugno, in 25 città di tutta Italia, la “Tavolata senza muri”, promossa dalla Focsiv, la federazione delle ong cattoliche:
cinquemila persone, mille volontari di 37 Associazioni nazionali ed internazionali (fra cui Azione Cattolica, Acli, Agesci, Caritas Italiana, Centro Astalli, Fuci, Salesiani per il sociale e le comunità islamiche), si sono sedute insieme per consumare un pasto frugale segno della volontà di condividere, integrare, includere, mescolare culture, tradizioni, lingue, storie e cibi e in cui nessuno è escluso.
«A fronte di un clima politico-sociale in un crescendo di odio razziale e di scelte nefaste a discapito dei migranti sempre più incapace a dare risposte concrete alle disuguaglianze e assistendo alle prime conseguenze negative del Decreto sicurezza, crediamo che sia più che mai importante tornare a parlare con e tra le persone e che anche il semplice gesto di condividere un piatto di pasta seduti insieme intorno allo stesso tavolo possa servire a ricreare un nuovo modo di pensare l’altro», spiegano gli organizzatori. «Dobbiamo risvegliare le coscienze dei nostri concittadini, è necessario invertire la narrazione, è urgente ricreare il tessuto sociale ritrovando nelle nostre radici il senso profondo della convivenza e della comunità: tutti insieme – aggiungono – per chiedere che si torni ad accogliere e ad integrare, che nessuno rimanga indietro, che l’altro è la speranza di un Occidente che invecchia e si chiude sempre più in se stesso. Siamo chiamati a dare un segnale, ad invertire la rotta per evitare derive gravi verso le quali ci stiamo dirigendo, dobbiamo ripartire dalle nostre lunghe esperienze di chi ha costruito ponti, di chi cerca di realizzare di un futuro sostenibile per tutti in quel grande progetto disegnato da papa Francesco nella Laudato Si’».
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