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Stop alle bombe italiane in Yemen: la Camera approva

Stop alle bombe italiane in Yemen: la Camera approva

La Camera dei Deputati ha approvato oggi una mozione che chiede al governo la sospensione della vendita di bombe italiane alla Coalizione a guida saudita che, come ampiamente dimostrato, le usa anche per colpire obiettivi civili e infrastrutture (come scuole e ospedali) in Yemen. L’aula di Montecitorio ha discusso sulla «peggiore catastrofe umanitaria presente oggi al mondo», si legge in un comunicato congiunto di diverse associazioni (Amnesty International Italia, Movimento dei Focolari Italia, Oxfam Italia, Rete della Pace, Rete Italiana per il Disarmo) precedente il voto, trovandosi a dibattere su più mozioni. Tra queste, quelle del Pd e di Liberi e Uguali andavano incontro alle richieste della società civile di uno stop netto al flusso di armi verso i sauditi. Ma la Rete ritiene ugualmente incoraggianti, sebbene meno perentorie, le mozioni di Fratelli d’Italia e della maggioranza Lega-M5Stelle, considerandole «un passo positivo e soprattutto un’indicazione precisa e vincolante per il Governo verso azioni di sospensione alle armi da intraprendersi subito».

Alla fine, dunque, è passata la mozione di maggioranza – con 262 voti a favore, 214 astensioni e nessun voto contrario – che mira a fermare le «esportazioni di bombe d’aereo e missili che possono essere utilizzati per colpire la popolazione civile e loro componentistica verso l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti sino a quando non vi saranno sviluppi concreti nel processo di pace con lo Yemen». Oltre alla moratoria sulle vendita di ordigni, la mozione impegna il governo a valutare «l'avvio e la realizzazione di iniziative finalizzate alla futura adozione, da parte dell'Unione europea, di un embargo mirato sulla vendita di armamenti ad Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti». Al governo la mozione chiede infine di promuovere, nella comunità internazionale, una richiesta per l’immediato stop alle ostilità e per il ritiro delle truppe dallo Yemen.

* Foto di Meteb Ali, tratta da Wikimedia Commons, immagine originale e licenza. Immagine è stata ritagliata

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