
Orban e gli altri ultraconservatori europei in "pellegrinaggio" a Fatima. A porte chiuse
Una sorta di summit dell’estrema destra europea è quello che si è svolto dal 22 agosto al 25 agosto in uno dei luoghi in un certo senso meno compatibili con fondamentalismi politici e religiosi: Fatima. Un incontro riservato al punto da mantenere segreti temi e partecipanti. Per quel che se ne sa, su rivelazioni del settimanale portoghese Sol e del quotidiano Publico (24/8), vi ha partecipato sicuramente l’ungherese Viktor Orban, leader del partito Fidesz, espulso nel marzo scorso dal Partito Popolare europeo perché sostenitore di poisizioni troppo estremiste. Pare ci fossero anche Mick Mulvaney, capo dello staff del presidente americano Donald Trump, nonché il cardinale cinese Joseph Zen Ze-kiun, vescovo emerito di Hong Kong e oppositore del regime comunista in Cina fino a criticare pubblicamente l'accordo "storico" che il Vaticano ha firmato a settembre dello scorso anno con il governo di Pechino. A carico dello Stato il costo del forte dispiegamento di forze dell’ordine – circa 200 militari – per la sicurezza dei rappresentanti dei Paesi stranieri, pur se la loro visita era privata.
Incontro riservato sì, ma non clandestino: è stato organizzato dall'International Catholic Legislators Network (Icln), movimento fondato dal cardinale austriaco Christoph Schönborn, ora arcivescovo di Vienna. È vero che l’incontro è avvenuto in un hotel e non presso il santuario della Madonna di Fatima, ma nel video promozionale il summit era definito «pellegrinaggio internazionale di politici e leader religiosi» con tanto di immagine dei pastorelli, e il card. Schönborn ha ottenuto dai funzionari del santuario il permesso di tenere un'Eucaristia nella Basilica di Nostra Signora del Rosario nel giorno di apertura dei lavori, alle 19,30.
Questo non è il primo incontro promosso dall'Icln e la segretezza, per la quale non è consentita la presenza di giornalisti né la diffusione del programma e degli ospiti, è giustificata dalla stessa Icln con la necessità che politici e leader invitati si sentano «liberi di discutere e scambiare idee».
Il movimento Icln, osserva Publico, è fra i più conservatori della Chiesa cattolica, sebbene non abbia apertamente assunto posizioni contro papa Francesco. Il quale, nell'agosto dell'anno scorso, ricorda ancora il quotidiano portoghese, ha ricevuto funzionari dell'Icln in Vaticano e ne ha approfittato per avvertirli della necessità di lavorare per costruire una «società più umana e giusta», osservando che «il fondamentalismo e l'intolleranza non possono essere combattuti con più fondamentalismo e intolleranza».
*Foto di Neokvp, tratta da Wikipedia, immagine originale e licenza
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