
9 novembre: una giornata contro i muri (visibili e invisibili) della vergogna
A 30 anni dalla caduta del Muro di Berlino, la “Tavola della pace” chiama alla mobilitazione il 9 novembre prossimo, Giornata nazionale contro tutti i muri della vergogna. «I muri – afferma la Tavola – sono confine contro convivenza, chiusura contro apertura, esclusione contro inclusione, egoismo contro condivisione, freno contro movimento, barriera contro incontro, prigione contro libertà, ombra contro luce, illusione contro speranza. I muri che si stanno costruendo in tante parti del mondo non sono che il prolungamento di tanti altri muri che abbiamo innalzato dentro e intorno a noi». Per questo è importante mobilitarsi, singoli individui, comunità, gruppi e scuole, per manifestare il proprio dissenso.
L’organismo pacifista propone alcune iniziative, mettendosi a disposizione come collettore e facilitatore. Si può inviare la proprie adesione alla Giornata nazionale contro i muri all’indirizzo email adesioni@perlapace.it. Attraverso i social network è possibile diffondere l’invito alle proprie conoscenze. La Tavola mette poi a disposizione, su ordinazione (download del modulo), la t-shirt “Basta muri” e il ricavato andrà in sostegno dei progetti di “educAzione ai diritti umani”. L’organizzazione invita poi a promuovere del flash mob contro i muri della vergogna, portando scatoloni che simboleggiano i mattoni, con i quali si costruirà un muro che poi verrà abbattuto. Ma si può partecipare anche con un sostegno economico, organizzando feste ed eventi «per incontrarsi e valorizzare le esperienze positive di solidarietà, economia sociale e solidale, accoglienza, fraternità presenti sul territorio».
Infine, fondamentale la presa di coscienza nelle scuole, attraverso «un percorso di studio, dibattito e impegno sui muri visibili e invisibili», e negli enti locali, con la votazione di una “Mozione contro i muri della vergogna” (qui il testo formulato dal Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani).
L’appello
La caduta del Muro di Berlino ha rappresentato nel 1989 la fine «della divisione dell’Europa e del mondo in due blocchi contrapposti», si legge nell’appello per la Giornata nazionale dal titolo: “Abbattiamo i muri. Costruiamo una fraternità universale”. A 30 anni da quel passaggio epocale, però, «molti altri muri minacciano i nostri diritti, i beni comuni, la nostra voglia di libertà e di giustizia». Muri vecchi e nuovi, in Europa e nel mondo, che «non servono per proteggere ma per respingere, chiudere, rinchiudere, oscurare, dividere».
Preoccupano i muri di cemento e quelli «invisibili», «ancora più estesi e devastanti». Violenza, competizione, ingiustizie, disuguaglianza, intolleranza, odio: anche queste sono barriere che «alimentano paure, conflitti, ignoranza, individualismo» e guerre tra poveri. «Contro tutti questi muri che ci stanno togliendo la libertà, distruggendo la nostra umanità, la pace e il sogno di una vita e di un mondo migliori, noi vogliamo insorgere», costruendo non più muri ma «fraternità universale», per «curare assieme la casa comune».
Per adesioni e informazioni: Tavola della pace, via della Viola 1 - 06122 Perugia
Tel. 075/5736890, cell. 335/6590356; email adesioni@perlapace.it – www.perlapace.it
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