
Una Settimana Onu contro la «centralità politica» delle armi
Da domani, fino al 30 ottobre, si celebra in tutto il mondo la Settimana internazionale per il Disarmo, indetta dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1978 (Risoluzione S-10/2), in piena guerra fredda. Una ricorrenza forte – il 24 ottobre del 1945 è stata fondata la stessa Onu – con una serie di eventi promossi per tenere alto l’allarme sui pericoli della proliferazione delle armi e per riflettere sulla necessità che gli Stati taglino la spesa per il comparto militare e bellico. «La prima risoluzione della storia dell’Onu ha avuto come tema il disarmo, in particolare quello nucleare», ricorda la Rete Italiana per il Disarmo in un comunicato odierno.
In occasione della ricorrenza, la Rete – di cui fanno pare, tra gli altri, Acli, IRIAD, Arci, Associazione Papa Giovanni XXIII, Associazione per la Pace, Beati i costruttori di Pace, Commissione globalizzazione e ambiente (Glam) della Fcei, Conferenza degli Istituti Missionari in Italia (Cimi), Fim-Cisl e Fiom-Cgil, Fondazione Finanza Etica, Gruppo Abele, Libera, Movimento Nonviolento, Noi Siamo Chiesa e Pax Christi Italia – intende rafforzare «le iniziative e le campagne già in corso» su controllo dell’export di armamenti, tagli della spesa militare (in particolare degli F35), promozione della Difesa civile e nonviolenta, richiesta di protezione dei civili dall’uso indiscriminato di armi esplosive in contesto urbano, contrasto alle armi di distruzione di massa, in particolare atomiche, stop ai droni e ai cosiddetti killer robots.
La riduzione delle risorse e soprattutto della «centralità politica» di armi ed eserciti, sottolinea il comunicato, è condizione necessaria per «affrontare i veri problemi del nostro tempo, in particolare l’emergenza climatica». Come ribadito, tra l’altro, dall’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile e dalla piattaforma di “Agenda politica per il Disarmo” – dal titolo "Proteggere il nostro futuro" – elaborata dal Segretario Generale Onu, Antonio Guterres. Proprio l’Agenda per il Disarmo, afferma il coordinatore della Rete Disarmo, Francesco Vignarca, rappresenta «un punto di riferimento continuamente rilanciato dal Segretario Generale e dal Sottosegretario per il Disarmo Izumi Nakamitsu». Le organizzazioni che compongono la Rete Disarmo «fanno dunque appello alle forze politiche italiane affinché includano nelle proprie attività quotidiane e nella propria piattaforma di proposte i suggerimenti e i principi dell’Agenda per il Disarmo Onu, ricordando ancora una volta lo stretto legame con gli Obiettivi di Sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030».
* Foto di Manuel Menal, tratta da Flickr, immagine originale e licenza, l'immagine è stata ritagliata.
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