
Vescovo di Essen: "Anche io ho dubbi sul sacerdozio solo maschile"
ESSEN-ADISTA. Le questioni trattate al Sinodo sull’Amazzonia, dalle sfide ambientali alla carenza di sacerdoti, dalla distribuzione del potere nella Chiesa alla giustizia di genere, riguardano anche la Chiesa cattolica in Europa e in altre parti del mondo: «I temi del Sinodo sono importanti per tutti ovunque». Lo ha dichiarato il vescovo di Essen, in Germania, mons. Franz-Josef Overbeck - che è anche a capo dell'organizzazione di aiuto all'America Latina Adveniat - in un'intervista al quotidiano Bild (28/10) nella quale ha anche affrontato il nodo – sul quale fino a qualche tempo fa era persino impensabile un dibattito – del sacerdozio femminile: «È possibile, ad esempio, garantire l'accesso al sacerdozio in base a un cromosoma Y, giustificandolo con la volontà di Gesù?», ha chiesto Overbeck. «La maggior parte delle persone non lo capisce e non ci crede più, e anche a me da più che da pensare».
In questi dieci anni di ministero episcopale (venne nominato a Essen il 28 ottobre 2009), Overbeck si dice molto cambiato. E lo è, se si pensa che a quel tempo affermò, in un’intervista, che l’omosessualità era un peccato e che «L'amore veramente realizzato esiste solo tra uomo e donna»: «Oggi non la penso così. Se mi dichiarassi lo stesso di dieci anni fa, sarebbe una sconfitta».
«Inoltre, nel 2010 non ho potuto prevedere la portata dello scandalo degli abusi che ha distrutto la credibilità della Chiesa in misura inimmaginabile, quindi sono convinto che dobbiamo evolvere da un punto di vista teologico-morale e tradurre le questioni morali in un'etica delle relazioni». È una sfida immensa. «E siamo ancora all'inizio».
*Foto di AcBahn tratta da Wikimedia Commons, immagine originale e licenza
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