
Pace, lavoro, accoglienza. A Cagliari la Marcia di capodanno di Pax Christi, Caritas e Cei
CAGLIARI-ADISTA. Duemila persone per le strade di Cagliari, nella notte di capodanno, per la 52esima Marcia della pace promossa da Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace della Cei, Azione cattolica italiana, Caritas italiana e Pax Christi. Una Marcia che si è svolta a pochi chilometri dalla Rwm di Domusnovas, la fabbrica dove si producono le bombe vendute all’Arabia saudita per la guerra in Yemen,
Per don Renato Sacco, coordinatore nazionale di Pax Christi, l’appello di papa Francesco alla riconciliazione e alla speranza, contenuto nel messaggio per la Giornata mondiale della pace (“La pace come cammino di speranza: dialogo, riconciliazione e conversione ecologica”), si deve tradurre «con un “no” deciso alla guerra e alle armi, ed è proprio ciò che la marcia intendeva ribadire». Don Ettore Cannavera, fondatore della comunità La Collina, ricorda che in una regione ad alto tasso di disoccupazione, tra sogni traditi e i continui inganni delle promesse mai mantenute,«serve un impegno maggiore da parte della politica», e che «tutti gli esseri umani vanno rispettati nei loro bisogni e nei loro diritti: bianchi e neri, credenti e non credenti, cristiani e musulmani».
Lungo il percorso per le vie della città, le parole e le riflessioni di don Luigi Ciotti: «Per dare alla pace il significato e l’impegno che meritano, non con le solite parole vuote di significato. Perché pace vuol dire accogliere, vuol dire dialogare, vuol dire riconciliarsi. Vuol dire soprattutto dare lavoro e dignità, laddove i diritti sono calpestati”. A cominciare dal destino comune del Mediterraneo: “La Sardegna è sempre stata terra di accoglienza. E non deve rinunciare a questa sua identità. Siate orgogliosi di essere sardi».
Fra i partecipanti, anche diversi vescovi: Arrigo Miglio (arcivescovo di Cagliari), Filippo Santoro (arcivescovo di Taranto e presidente della Commissione Cei per il problemi sociali e il lavoro), Giovanni Ricchiuti (vescovo di Altamura e presidente di Pax Christi), Giuseppe Merisi (vescovo emerito di Lodi e già presidente di Caritas italiana) e, immancabile, Luigi Bettazzi, storico presidente di Pax Christi.
Alle 22 la messa nella Basilica di Nostra Signora di Bonaria. E poi gli auguri, per un 2020 di pace e di giustizia.
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