
Assassinio del generale Soleimani: i comunicati di Pax Christi e Francescani Usa
WASHINGTON-ADISTA. L'assassinio del generale iraniano Qassem Soleimani da parte dell'amministrazione Trump ha suscitato la immediata reazione del mondo cattolico statunitense. Il 3 gennaio, il direttore di Pax Christi Usa Johnny Zokovitch ha diffuso il seguente comunicato stampa:
«La decisione dell'amministrazione Trump di assassinare il generale iraniano Soleimani in territorio iracheno, per mezzo dell'attacco di un drone, ha sortito l'unico effetto di causare una escalation della tensione in Medio Oriente er di mettere in pericolo la vita di uomini, donne e bambini innocenti che pagheranno lo scotto delle ritorsioni che avverranno tra Stati Uniti e Iran. Si tratta dell'ennesimo fallimento di questa democrazia nel perseguire la via diplomatica e nell'agire con prudenza nella gestione dei complessi problemi della regione, molti dei quali sono stati esacerbati o sono il diretto risultato delle decisioni sbagliate prese dagli Stati Uniti nel Medio Oriente.
L'estate scorsa, suor Anne-Louise Nadeau, nella sua vieste di direttrice ad interim di Pax Christi USA, si è unita ad altri 200 leader religiosi in un appello all'amministrazione Usa a percorrere la strada della pace, e non quella della guerra, con l'Iran. Continuiamo a chiedere che i nostri leader politici cerchino reali soluzioni diplomatiche e umanitarie all'attuale crisi e si astengano da un ulteriore conflitto militare con l'Iran. Azioni come l'assassinio del generale Soleimani servono solo a destabilizzare ulteriormente la regione, a alimentare sentimenti antiamericani e a alimentare i fuochi dell'estremismo. Queste azioni vanno contro tutto ciò per cui ci battiamo come credenti e sono incompatibili con il messaggio di Gesù».
Un comunicato è stato diffuso anche dai Francescani statunitensi, tramite la Franciscan Action Network:
«Il Pentagono ha confermato ieri che Qassem Soleimani, a capo dell'unità di forza speciale iraniana Quds, è stato ucciso in quella che ha definito una "azione difensiva". La mossa, fatta dall'amministrazione Trump senza l'approvazione del Congresso, rappresenta il grave rischio che una spirale di ritorsioni porti a una escalation di violenza in cui il terrore contro i civili, compresi i civili americani in patria e all'estero, sarà un rischio molto reale. La Franciscan Action Network (FAN) invita il Congresso a fermare l'escalation verso la guerra con l'Iran.
Mentre papa Francesco ha pregato per la pace lo scorso novembre nel luogo dell'attacco alla bomba atomica di Hiroshima, implorando "Mai più guerra" e dicendo "Una vera pace può essere solo una pace disarmata", ci uniamo ai credenti e alle persone di buona volontà che chiedono che non si arrivi alla guerra con l'Iran. I francescani supplicano il Congresso di fermare qualsiasi escalation verso la guerra con l'Iran e di riaprire un percorso di dialogo che è stato sovvertito dalla decisione dell'amministrazione di porre fine all'accordo nucleare iraniano».
* Foto di sayyed shahab-o-din vajedi tratta da Wikimedia commons, immagine originale e licenza
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