
Ritorsione e fuga? La strategia di Trump minaccia le minoranze cristiane in Iraq
L’attentato contro il generale iraniano Soleimani, condotto da Trump in Iraq, ha creato scompiglio anche tra le minoranze cristiane sul territorio. L’allarme è stato lanciato, tramite la fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS) dall’arcivescovo caldeo di Erbil, mons. Bashar Warda, preoccupato che la «situazione stia minacciando il delicato equilibrio in cui vive il popolo iracheno, stanco delle sofferenze causate da decenni di guerra e preoccupato per il futuro». Le minoranze religiose pagano più di altri lo stato di tensione che si è creato tra Iran e Usa, da un lato «a causa del mancato riconoscimento dei loro diritti», dall’altro – chiarisce ACS – a causa di quella «equazione subita ormai da molti anni: cristiani uguale Occidente, uguale Stati Uniti». «Temiamo ritorsioni – dice anche l’arcivescovo – specie a causa di un sistema di governo che predica la disuguaglianza e giustifica la persecuzione. Siamo un bersaglio facile ed è molto probabile che chi ci attacca resterà impunito. Agli appartenenti alla maggioranza viene insegnato che sono superiori e dunque legalmente autorizzati a considerare gli altri inferiori sulla sola base della loro religione».
C’è poi il rischio evidente di un nuovo esodo delle comunità cristiane che sono rimaste. Poche, visto che dall’arrivo del sedicente Stato Islamico nel 2014 la presenza cristiana nel Paese è diminuita del 90%. Il presule invita dunque la comunità internazionale a «calmare le tensioni in atto» tra Iran e Statti Uniti e continua a sperare in una visita di papa Francesco che, dice, «accadrà sicuramente, anche se non so quando».
Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.
Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!