
Un giubileo speciale per condonare i debiti dei Paesi poveri. La proposta del card. Tagle
Un Giubileo speciale per questa epoca di pandema da Coronavirus, durante il quale i Paesi ricchi condonino i debiti ai Paesi in forte difficoltà: la proposta, avanzata durante l’omelia della messa celebrata a Roma il 31 marzo e trasmessa in streaming, è del nuovo prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, card. Luis Antonio Tagle. «Il condono – ha detto – permetterebbe a quanti si trovano nella tomba del debito di trovare la vita». Estinguere l’«interesse esorbitante» sui prestiti internazionali sarebbe un modo per aiutare le nazioni meno sviluppate a far fronte alla pandemia.
«Ora ci rendiamo conto che non abbiamo abbastanza mascherine, mentre i proiettili abbondano», ha sottolineato. «Non abbiamo abbastanza respiratori, ma abbiamo milioni di dollari da spendere per un aereo che può attaccare le persone».
Per questo, secondo Tagle, «è necessario riorientare la spesa militare dei governi verso altri obiettivi: educazione, abitazioni e alimentazione».
Anche il Grande Giubileo del 2000 chiedeva la remissione dei debiti degli Stati più poveri. 20 anni dopo il nulla di fatto, ci si può riprovare.
*Foto di Todd Christensen, tratta da Pixabay, immagine originale e licenza
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