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Nulla sia più come prima. La proposta della

Nulla sia più come prima. La proposta della "Coalizione Clima" per un nuovo modello di sviluppo

Nulla deve essere più come prima. L’auspicio che anima il documento “Per uscire davvero dalle emergenze, occorre un nuovo modello di sviluppo” è proprio quello di un cambiamento radicale e profondo. Autore del testo la Coalizione Clima, rete di 200 organizzazioni (tra le quali Arci, Acli, Agesci, ASud, Caritas Internationalis, Cgil, Coldiretti, Collettivo Giovani Pax Christi, Focsiv, Forum Italiano Movimenti per l’Acqua, Greenpeace, Istituto Oikos, Legambiente, Mani Tese, Oxfam, Religions for Peace Italia, Rete per la Pace, Wilpf-Italia, WWF Italia) e migliaia di cittadini, nata nel 2015 con l’obiettivo di costruire iniziative e mobilitazioni per sensibilizzare sulla sfida dei cambiamenti climatici.

Crisi climatica e crisi pandemica si amplificano a vicenda ed entrambi raccontano la «sottovalutazione dell’impatto delle attività umane sulla natura e sull’ambiente», si legge nell’incipit del documento. E se la situazione globale attuale, con il rallentamento delle attività produttive un po’ ovunque, ha recato un breve e piccolo sollievo sul riscaldamento globale, «la situazione potrebbe essere peggiorata da eventuali rinvii o rallentamenti dell’azione per azzerare le medesime emissioni». Per questo da più parti si chiede oggi che la ripartenza non rappresenti un semplice ritorno al passato ma sia posta in correlazione con la conversione ecologica delle economie nazionali, a partire da quella “decarbonizzazione” (rinuncia a tutti i combustibili fossili) della produzione che fatica ad affermarsi. Oggi più che mai, si legge nel documento, occorre «perseguire con decisione la progressiva riconversione del modello di sviluppo, che non abbia unicamente a riferimento i parametri economici e il Prodotto Interno Lordo, quanto piuttosto, le questioni della salute e della sicurezza; dei diritti e del contrasto alle diseguaglianze, nella società e nel lavoro; dell’uso razionale ed efficiente delle risorse naturali».

Leggi qui il documento integrale

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