
Australia: 100mila adesioni per la petizione che chiede di "spretare" il card. Pell
CANBERRA-ADISTA. Il card. George Pell, 79 anni, ex prefetto della Segreteria per l'Economia, assolto lo scorso aprile dal reato di abusi sessuali per insufficienza di prove, dev’essere dimesso dallo stato clericale: la relazione finale dell’indagine della Royal Commission australiana, pubblicata subito dopo il verdetto, ha concluso infatti che il prelato era a conoscenza degli abusi in corso nella diocesi di Ballarat, dove il prete pedofilo Gerard Ridsdale potè agire indisturbato per decenni, subendo, tutt’al più, trasferimenti da una parrocchia all’altra. A chiederlo, in una petizione online sul sito change.org lanciata lo scorso maggio e rivolta a papa Francesco, che ha superato ormai le 100mila adesioni, è una vittima del prete, Paul Levey, abusato, insieme a tanti altri bambini e bambine, nel presbiterio di Mortlake. «Non penso che se ottenessimo anche un milione di firme la Chiesa prenderebbe qualche provvedimento verso Pell – ha ammesso Levey – ma il supporto ottenuto dimostra ciò che noi tutti proviamo».
Ridsdale, oggi 84enne, è amico di Pell e con lui il cardinale aveva convissuto per qualche tempo quando era un giovane sacerdote a Ballarat. Condannato nel 1993 a 34 anni di carcere per violenza sessuale su una settantina di ragazzi, Ridsdale godeva della protezione di Pell, che ha sempre dichiarato di non sapere nulla degli abusi da lui perpetrati: all’epoca, come vescovo ausiliare dell’arcidiocesi di Melbourne, aveva testimoniato al processo a favore del prete. La Commissione, però, ha respinto queste affermazioni, provando come almeno dal 1973 Pell fosse a conoscenza degli abusi su ragazzi che Ridsdale e altri preti avevano commesso, ma che aveva fatto di tutto per occultare i casi.
* foto di Kerry Myers tratta da Wikimedia Commons, immagine originale e licenza
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