
«L'unione fa la forza»: nasce la Rete Italiana Pace e Disarmo
«Ci sono cose da non fare mai, né di giorno né di notte, né per mare né per terra: per esempio, la guerra» (Gianni Rodari, nel centenario della nascita)
L’unione, si sa, fa la forza. E così ha preso il via, il 21 settembre 2020, la Rete Italiana Pace e Disarmo, organismo nato dalla confluenza di due realtà chiave nel movimento pacifista e disarmista italiano: la Rete della Pace e la Rete Italiana per il Disarmo.
L’atto di nascita della nuova Rete è il 21 settembre, giorno in cui si celebra la Giornata internazionale della Pace, istituita il 30 novembre 1981 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite con l’adozione di una risoluzione che invitava tutti i Paesi del mondo a cessare le ostilità in quel giorno, e chiedeva agli Stati membri di commemorare la ricorrenza con iniziative di educazione e sensibilizzazione dell’opinione pubblica globale.
Molte sono state le campagne e le iniziative condotte insieme in questi anni (contro le bombe italiane in Yemen, contro gli F35, per la Difesa civile, non armata e nonviolenta, per i tagli alla spesa militare, per un controllo dell'export di armamenti in fedelta alla Legge 185/90, per l'adesione italiana al Trattato contro il nucleare, ecc.). L’incontro delle due reti nel nuovo soggetto, spiegano dunque i promotori, «non è un processo di “fusione fredda” dall'alto, ma una tappa di un percorso di lavoro già fatto insieme nei territori, dal basso, partecipando a campagne comuni, che ora trova sbocco in una organizzazione unitaria».
D’altra parte, le sfide attuali impongono alla società civile unità e compattezza nelle proposte e nelle mobilitazioni. «Siamo profondamente convinti – spiegano dalla Rete – che l'attuale politica, che investe miliardi in armi e solo briciole in progetti di pace, non ci difende e non ci protegge ma, al contrario, ci danneggia e approfondisce la crisi economica, sociale ed ambientale che vive la nostra società, allargando il solco di sfiducia che separa la comunità dalla politica».
La Rete Italiana Pace e Disarmo legge l’attualità (fatta di corsa alle armi, depauperazione del diritto internazionale e delle sue istituzioni, ecc., di crisi climatica e crisi migratoria, ecc.) e lancia l’allarme: «Ci sono purtroppo tutte le condizioni perché la guerra, sdoganata come strumento di politica internazionale alla fine del secolo scorso, torni ad essere la protagonista dei rapporti internazionali e possa portare ad un nuovo conflitto globale. Sono queste le preoccupazioni e le ragioni che ci spingono a proseguire il percorso di dialogo e di confronto tra le diverse sensibilità dell'arcipelago associativo impegnato quotidianamente ad affermare che un'altra politica è urgente, possibile e necessaria, producendo informazione corretta, elaborando dati e proposte concrete per modificare in meglio le leggi e agendo sia nelle politiche locali, dei singoli territori, sia per modificare le grandi scelte politiche e strategiche, anche internazionali».
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