
Covid, Europa, Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. Online il Rapporto ASviS 2020
È disponibile online, sul sito dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) il Rapporto ASviS 2020 “L’Italia e gli obiettivi di Sviluppo Sostenibile”. Un dossier di 200 pagine sul percorso del nostreo Paese verso il 2030, fortemente condizionato quest’anno dalla crisi sanitaria ancora in corso, che allarga la prospettiva anche a livello internazionale e soprattutto europeo, offrendo spunti di riflessione e proposte per l’agenda politica.
«La crisi che stiamo attraversando lascerà un segno indelebile sulla nostra generazione», si legge nell’introduzione al Rapporto 2020. Non solo morte, disoccupazione, interruzione degli studi, nuove povertà, cambiamento negli stili di vita, di lavoro e di relazione, spiega il presidente dell’ASviS Pierluigi Stefanini, «ma soprattutto per l’accresciuta consapevolezza della vulnerabilità del nostro modello di sviluppo, per la “scoperta” del legame (colpevolmente dimenticato da tanti) tra condizioni dell’ambiente e quelle della nostra società, per l’impreparazione ad un evento che gli scienziati avevano indicato come altamente probabile».
Se quello della pandemia è un tempo buio, barlumi di speranza giungono però dalla risposta in termini di solidarietà e di impegno profuso dal personale sanitario, dagli imprenditori e dai cittadini per affrontare la crisi mettendo in campo creatività, capacità di riconversione, adattamento, rispetto delle nuove regole.
Dunque è vero che, per quanto riguarda il raggiungimento degli obiettivi previsti nell’Agenda 2030, siglata 5 anni fa, «la pandemia fa male allo sviluppo sostenibile» e «comporta arretramenti per molti dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile» (lotta alla povertà, salute, educazione, reddito, occupazione, impresa, disuguaglianze, qualità della vita); ma è vero anche che «si osserva un’accelerazione verso il cambio di paradigma che l’Agenda 2030 propone da parte della finanza, dei segmenti più dinamici del mondo economico, della politica e della società civile. Le scelte dei risparmiatori, degli organismi finanziari e dei fondi d’investimento si orientano maggiormente verso la finanza sostenibile e responsabile. Le imprese più innovative, anche in risposta alle mutate preferenze dei consumatori, adottano processi produttivi basati sull’economia circolare e lanciano prodotti a ridotto impatto ambientale. In alcune aree del mondo la politica sceglie la green economy e la transizione ecologica e digitale per il rilancio dell’economia e la creazione di nuova occupazione».
Grazie alla spinta della Commissione Europea, spiega Stefanini, anche l’Italia «sta maturando la consapevolezza della necessità di una svolta nella direzione di uno sviluppo sostenibile, pur nelle enormi difficoltà che la pandemia sta determinando».
Le aspettative dell’ASviS nel corso dei 5 anni passati sono state ampiamente disattese ele sue richieste inascoltate. «Ma c’è ancora la possibilità di recuperare il tempo perduto attraverso un’accelerazione nell’attuazione delle proposte contenute anche in questo Rapporto».
Leggi il Rapporto 2020 dell’ASviS.
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