
Domani a processo l'ex nunzio apostolico in Francia
Domani, 10 novembre, mons. Luigi Ventura, ex nunzio apostolico in Francia, sarà processato a Parigi per violenza sessuale (v. qui e qui) su cinque uomini nel 2018 e 2019. In Francia, la violenza sessuale è punibile con una pena detentiva massima di 5 anni e una multa di 75.000 euro. Il vizietto del monsignore, toccare a piene mani i glutei di malcapitati, anche in occasione di cerimonie pubbliche.
A seguito dell’apertura delle indagini (24 gennaio 2019), la Santa Sede, circa 6 mesi dopo, l'8 luglio, revocò l’immunità diplomatica al nunzio. «Si tratta - disse quel giorno Alessandro Gisotti, allora direttore ad interim della Sala Stampa vaticana - di un gesto straordinario che conferma la volontà del Nunzio, espressa fin dall’inizio della vicenda, di collaborare pienamente e spontaneamente con le autorità giudiziarie francesi».
«Mons. Ventura attende con impazienza questo processo per potersi spiegare, perché si possa far luce sulla vicenda e riconoscere la sua innocenza», dice all'agenzia AFP l'avvocato che lo difende, Solange Doumic, secondo la quale è stato Ventura stesso ad aver «chiesto la revoca dell'immunità diplomatica per potersi spiegare ai tribunali». Gli avvocati delle parti civili sostengono invece che arrivare alla revoca è stata una «lotta».
*Palazzo di Giustiza, Parigi. Foto tratta da Flickr, immagine originale e licenza
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