
Dopo il Covid il mondo non sarà più lo stesso: Raffaele Crocco a "Fa' la cosa giusta!"
“Fa' la cosa giusta!” è la prima e la più grande fiera nazionale del consumo critico e stili di vita sostenibili, che quest’anno non si è potuta tenere nella sua forma tradizionale a causa della pandemia ancora in corso e delle misure restrittive atte a fronteggiarla. E così, dal 20 al 29 novembre, il grande evento si svolge online, con un programma culturale che propone, si legge sul sito dell’iniziativa, «cento appuntamenti per riconnettere i fili delle nostre vite quotidiane con ciò che accade globalmente. Per scoprire, condividere e divulgare le buone pratiche del consumo critico e degli stili di vita sostenibili. E anche per far festa, in questo tempo difficile».
Alla rassegna di incontri è intervenuto anche Raffaele Crocco, giornalista e direttore dell'Atlante delle Guerre e dei Conflitti del Mondo, con un intervento sul sul mondo che cambia anche a causa della pandemia. Ne parla Redattore Sociale in un articolo di ieri. Al di là del calcolo di morti e contagi, il virus sta scompaginando gli equilibri globali e, dice Crocco, sta «sta cambiando le regole del gioco». Democrazia, diritti umani, condizioni di vita, equilibri geopolitici: «Tutte cose che ci sfuggono presi come siamo dall'emergenza sanitaria», avverte. «E quando ne usciremo troveremo un mondo diverso».
Il Covid, che impoverisce tutti e in particolare chi già colpito da debolezze economiche strutturali, provocherà un aumento inestimabile delle migrazioni; le misure anti-contagio comportano un restringimento dei diritti e delle libertà, in particolare in Asia e in alcuni Paesi dell’Europa, come Ungheria e Polonia; nel frattempo aumenta la spesa militare globale, in particolare di potenze come Usa, Cina, Russia e Turchia (quest’ultima, dice Crocco «sta estendendo la sua influenza sui Balcani, in Medio Oriente, in Asia e nel Mediterraneo»)
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