
"Vita Pastorale": le conseguenze del voto Usa secondo il gesuita Occhetta
Si tratta di due «modelli opposti di sistema», afferma lo scrittore gesuita Francesco Occhetta in un editorale di Vita Pastorale, guardando “a distanza” il confronto tra Trump e Biden e la vittoria del secondo sul primo. Che si tratti di un voto anti-Trump piuttosto che di una reale adesione alla proposta del candidato democratico, la vittoria di Biden segna, secondo Occhetta, un arretramento del populismo, una scelta consapevole del popolo statunitense per l’alternativa al modello Trump.
Il voto negli Usa, approfondisce il gesuita, potrebbe portare con sé alcune importanti conseguenze anche in Italia, potrebbe essere da stimolo per la nascita di una forza politica intorno a Giuseppe Conte o per il riavvicinamento dei renziani di Italia Viva al Pd in una possibile coalizione di centro-sinistra la cui incognita principale resterebbe la posizione del Movimento 5 stelle. O potrebbe rappresentare una batosta per il sovranismo populista delle destre italiane che hanno apertamente sostenuto la candidatura di Trump.
C’è poi un’altra questione che stuzzica l’interesse dell’analista politico e che «tocca la divisione profonda tra cattolici “conservatori” (pro-life) e “progressisti” (pro-rights), che pone il problema di “cosa” fare insieme, “perché” farlo e “come” farlo, davanti a tanta divisione interna alla Chiesa. Vale ancora la pena dividersi su singoli temi e non curare l’unità nel pluralismo? Eppure la visione comune di società è inscritta nella dottrina sociale della Chiesa e nelle ultime encicliche sociali».
La sfida che si para davanti alla nova amministrazione, al cattolico Biden e alla sua vice Kamala Harris, «prima donna a ricoprire questo incarico», è ambiziosa: «Ricostruire l’unità a partire dalle scelte legate al clima, ai diritti umani, al lavoro e alla salute», «costruire un “noi” sociale e superare le fratture».
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