Nessun articolo nel carrello

Iraq: minoranza cristiana a rischio estinzione. E a marzo arriva papa Francesco

Iraq: minoranza cristiana a rischio estinzione. E a marzo arriva papa Francesco

Con la sconfitta militare del sedicente Stato Islamico nel 2017, la popolazione irachena non ha smesso di soffrire. In particolare la minoranza cristiana, bersagliata dell’Isis, «si è trovata di fronte a problemi enormi: circa 20.000 famiglie scacciate dalla sola Piana di Ninive e quasi 15.000 case da ricostruire». L’emigrazione forzata e la distruzione di abitazioni, luoghi di culto e di aggregazione, spiega la fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS), sono i due grandi problemi che, tra gli altri, hanno convogliato lo straordinario impegno della comunità cristiana internazionale e delle Chiese locali in sostegno alla minoranza colpita.

«I cristiani ritornati nella Piana – spiega ACS – sono oltre 37.000, cioè quasi il 45% delle famiglie originariamente presenti nell’area, un risultato confortante ma che non deve far dimenticare che vi sono oltre 2.000 famiglie cristiane desiderose di tornare nelle proprie cittadine nonostante la mancanza di lavoro, la scarsa sicurezza, le gravi difficoltà politiche, la carenza di infrastrutture». In assenza di un impegno importante e mirato da parte della comunità internazionale, il rischio, avverte ancora la fondazione pontificia, è andranno dispersi gli sforzi compiuti fino ad ora per la ricostruzione e per il rientro dei cristiani rifugiati nella loro terra. Lancia l’allarme il direttore di ACS Alessandro Monteduro: tra i cristiani, sono più quelli che partono di quelli che tornano. «L’emigrazione forzata nell’arco di quattro anni potrebbe ridurre la popolazione cristiana dell’80% rispetto a quella precedente l’aggressione dell'Isis. Si profila pertanto lo spettro della totale estinzione della presenza cristiana».

Ma i problemi non finiscono con l’emigrazione forzata e la difficoltà a rientrare nelle proprie case. La situazione è infatti assai complicata anche per chi decide e riesce a restare, spiega Monteduro, spesso vessato dalla persistente «discriminazione religiosa che si concretizza non solo attraverso la violenza manifesta ma anche attraverso atti discriminatori in ambito lavorativo ed educativo e con l’approvazione di leggi sul matrimonio penalizzanti».

Questo il difficile contesto che accoglierà papa Francesco in visita dal 5 all’8 marzo. L’annuncio del viaggio del papa in Iraq è stato diffuso lo scorso 7 dicembre dal direttore della Sala Stampa vaticana, Matteo Bruni. Francesco – nello spirito del dialogo interreligioso avviato ad Abu Dhabi con il Documento sulla fratellanza umana – farà probabilmente visita a Baghdad, alla piana di Ur (città di Abramo, patriarca di cristianesimo, ebraismo e islam), a Erbil, Mosul e Qaraqosh, nella piana di Ninive. Ma «il programma del viaggio», ha detto Bruni, «terrà conto dell'evoluzione dell'emergenza sanitaria mondiale».

«Il viaggio apostolico del Santo Padre – ha concluso Monteduro – è particolarmente rilevante, e donerà nuova speranza a una comunità che attualmente si sente troppo abbandonata da quanti potrebbero invece intervenire a sua tutela».

Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.

Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!

Condividi questo articolo:
  • Chi Siamo

    Adista è un settimanale di informazione indipendente su mondo cattolico e realtà religioso. Ogni settimana pubblica due fascicoli: uno di notizie ed un secondo di documentazione che si alterna ad uno di approfondimento e di riflessione. All'offerta cartacea è affiancato un servizio di informazione quotidiana con il sito Adista.it.

    leggi tutto...

  • Contattaci

  • Seguici

  • Sito conforme a WCAG 2.0 livello A

    Level A conformance,
			     W3C WAI Web Content Accessibility Guidelines 2.0

Sostieni la libertà di stampa, sostieni Adista!

In questo mondo segnato da crisi, guerre e ingiustizie, c’è sempre più bisogno di un’informazione libera, affidabile e indipendente. Soprattutto nel panorama mediatico italiano, per lo più compiacente con i poteri civili ed ecclesiastici, tanto che il nostro Paese è scivolato quest’anno al 46° posto (ultimo in Europa Occidentale) della classifica di Reporter Senza Frontiere sulla libertà di stampa.