
Armi all'Egitto: dal "segreto di Stato" al "silenzio di Stato". Analisi di Giorgio Beretta
Non solo Egitto: i segreti e i silenzi dello Stato italiano in merito all’export di armi verso partner commerciali a dir poco scomodi è prassi che accompagna la storia del nostro Paese sin da quando, in «epoca fascista e guerrafondaia», entrò in vigore il Regio decreto n. 1161 dell’11 luglio 1941, il quale «vietava categoricamente la divulgazione di notizie su movimenti, esportazioni e trasferimenti di materiali militari». Lo spiega, in un approfondito ed esaustivo articolo pubblicato il 2 gennaio sul manifesto, Giorgio Beretta, analista dell’Osservatorio permanente sulle armi leggere e le politiche di sicurezza e difesa (Opal) di Brescia.
Il principio della “riservatezza” sull’esportazione di armi, anche in tempi non sospetti, è sempre piaciuto alle lobby e all’industria delle armi, anche quando loro malgrado è stata introdotta – in sostituzione del Regio decreto – la Legge 185 del 1990 che impone vincoli e controlli all’import-export di armamenti.
La nuova normativa, spiega ancora Beretta, è stata approvata «dopo due legislature di intenso confronto parlamentare, grazie alla forte mobilitazione della società civile e dell’associazionismo laico e cattolico». La conformità con la politica estera e di difesa italiana, il rispetto delle normative internazionali, la rendicontazione annuale al Parlamento e il rilascio di autorizzazioni governative necessarie alla vendita di armi sono paletti fondamentali della 185. E poi c’è anche il divieto di esportare armi verso Stati in guerra o Paesi colpevoli di violazioni dei diritti umani.
E proprio su questo ultimo punto si sono sollevate numerose polemiche negli ultimi mesi relativamente alla vendita delle due fregate Fremm all’Egitto di al-Sisi, accusato di praticare abitualmente detenzioni arbitrarie degli oppositori, torture e di intimidazioni.
«La famiglia Regeni – conclude Beretta – ha annunciato un esposto contro il governo in carica per violazione delle norme delle legge 185/1990. È bene che intervenga la magistratura. Ma è innanzitutto compito del Parlamento richiedere che il governo riferisca alla Camere circa le esportazioni di sistemi militari all’Egitto. Se non vogliamo che il “segreto di Stato” si tramuti nel “silenzio di Stato”».
Leggi l'articolo di Giorgio Beretta pubblicato sul manifesto del 2 gennaio.
* Immagine di AMISOM Public Information, tratta dal sito Flickr, immagine originale e licenza. La foto è stata ritagliata. Le utilizzazioni in difformità dalla licenza potranno essere perseguite
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