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Chiese e denominazioni cristiane degli Usa scrivono a Pompeo: togli Cuba dalla

Chiese e denominazioni cristiane degli Usa scrivono a Pompeo: togli Cuba dalla "lista dei terroristi"

C’è anche Pax Christi USA fra le denominazioni cristiane che hanno firmato una lettera contro la conferma di includere Cuba in una lista di Stati che sponsorizzano il terrorismo. La lettera è indirizzata al segretario di Stato degli Stati Uniti, Mike Pompeo che ieri ha annunciato che la lista delle organizzazioni terroristiche ricomprenderà Cuba come "Stato sponsor del terrorismo" (come Cina e Iran e aggiungerà i ribelli Houthi dello Yemen sostenuti dall'Iran). Pompeo intende spendere “bene” il poco tempo che gli rimane prima del giorno in cui Joe Biden si insedierà come presidente, per consolidare l’eredità del presidente uscente Trump. Poiché Biden sarà “incoronato” il 20 gennaio, la data della designazione dei Paesi e organizzazioni ritenute dagli Usa terroristi sarà effettiva dal 19 gennaio.

Ecco che allora Chiese e organizzazioni cristiane degli Usa hanno subito levato le loro voce ed espresso il proprio rifiuto. «I resoconti della stampa riferiscono che lei stia valutando la possibilità di aggiungere ancora una volta Cuba alla lista degli “Stati sponsor del terrorismo" e noi le vogliamo esprimere la nostra forte opposizione».

Affermano che non vi è alcuna giustificazione per tali considerazioni e che l'attuazione di questa intenzione «sarà percepita a livello internazionale come un gesto politico che minerà la credibilità degli Stati Uniti sulla questione del terrorismo».

Cercare di qualificare l'isola come rifugio per i terroristi, affermano i firmatari, sarebbe una crudeltà e un errore che danneggerebbe solo le famiglie nonché le comunità e le congregazioni cubane. Sostengono che l'economia cubana ha ricevuto diversi colpi duri negli ultimi anni, comprese le restrizioni imposte dagli Stati Uniti sulle rimesse familiari, la contrazione del numero di visitatori americani a seguito delle limitazioni di viaggio imposte durante questa amministrazione, la chiusura a causa di COVID, la persecuzione degli Stati Uniti per limitare le spedizioni di petrolio a Cuba e le sfide economiche interne dell'isola. «Ne sono risultate solo difficoltà e carenze per il popolo cubano». «I nostri partner nelle Chiese cubane, congregati, ministri e le loro comunità, sono gravemente colpiti da queste misure restrittive», perciò, concludono, «ci opponiamo fermamente a qualsiasi decisione di mantenere Cuba alla lista».

I firmatari sono: Alliance of Baptists, American Baptist National Mission Societies, Armenian Orthodox Church, Church World Service, Episcopal Church, Evangelical Lutheran Church in America, Committee of Friends of National Legislation, Global Ministries della Chiesa Cristiana (Discepoli di Cristo) e della Chiesa Unita di Cristo, la Task Force dell'America Latina, l'Ufficio del Comitato Centrale Mennonita a Washington, il Consiglio Nazionale delle Chiese di Cristo degli Stati Uniti. USA, Pax Christi USA, Presbyterian Church (USA), United Church of Christ, Justice and Witness Ministries, United Methodist Church e General Board of Church and Society.

*Foto di dwoodsi da Pixabay, immagine originale e licenza

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