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Emergenza clima: numeri, dati e analisi di Openpolis

Emergenza clima: numeri, dati e analisi di Openpolis

Si spiegano i cambiamenti climatici e si fa il punto della situazione nello spazio informativo “Parole” di Openpolis, la Fondazione che dal 2017 si occupa di raccolta, analisi e diffusione dei dati su potere, politica, società, economia, territori, comunità locali e ambiente, e che promuove progetti per l'accesso alle informazioni pubbliche, la trasparenza e la partecipazione democratica.

“Che cos’è il cambiamento climatico”, titola l’approfondimento? «Per cambiamento climatico si intende, secondo la definizione data dalle Nazioni unite, qualsiasi alterazione dell’atmosfera globale che sia direttamente o indirettamente riconducibile all’azione umana». Openpolis, dati alla mano, mette in relazione i cambiamenti climatici con l’aumento dei gas serra nell’atmosfera, a causa delle «attività umane che liberano questi agenti nell’aria» (traffico stradale, riscaldamento domestico, attività agricole e industriali…). «Una volta nell’atmosfera i gas serra, tra cui l’anidride carbonica e il metano, trattengono parte delle radiazioni infrarosse originate dal sole e riflesse dalla superficie terrestre, dall’atmosfera e dalle nuvole. Più la concentrazione di questi agenti è elevata, più radiazioni e calore vengono trattenuti». E questo provoca riscaldamento globale, e quindi scioglimento dei ghiacciai, innalzamento dei mari, ondate di calore, riduzione della biodiversità, aumento di siccità, alluvioni, tempeste, uragani e malattie.

Il sito di informazione parla anche delle iniziative e degli accordi promossi a livello globale per arginare l’innalzamento delle temperature: dalla Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (Rio de Janeiro, 1992) al Protocollo di Kyoto del 1997; dall’Accordo di Parigi del 2015 all’Agenda Onu 2030, considerata da molti l’ultima possibilità per il pianeta prima della catastrofe.

Al termine della spiegazione, ricca di dettagli, notizie e infografiche, la Fondazione conclude: «Sono necessari ulteriori sforzi, non solo da parte dell'Europa ma di tutto il mondo, per ridurre la presenza di gas serra nell'atmosfera, fermare il riscaldamento globale e contrastare così i pericolosi fenomeni legati al cambiamento climatico. Un'urgenza sempre più al centro del dibattito pubblico e sottolineata con forza anche dall'ondata di manifestazioni ambientaliste che hanno avuto luogo in tutto il mondo durante il 2019».

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