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Next Generation Ue: il tempo delle politiche di pace e disarmo

Next Generation Ue: il tempo delle politiche di pace e disarmo

 

È ricco e approfondito il documento diffuso ieri dalla Rete Italiana Pace e Disarmo per presentare le “12 proposte di pace e disarmo per il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza”, nell’ambito del Piano europeo Next Generation Ue.

Questa fase storica, nella quale ingenti somme verranno impiegate per rilanciare il Paese, rappresenta «un’occasione per realizzare politiche di “pace e disarmo”», spiega la Rete Italiana Pace e Disarmo che, con questo documento, ha inteso offrire «un contributo al processo di formazione del programma “Next Generation Italia”».

La rete invita ad investire «nel sistema sanitario pubblico universale, nella scuola, nella messa in sicurezza del nostro territorio, nell’industria e nella produzione pulita, sostenibile, civile e nel lavoro stabile, sicuro e con diritti, nell’economia disarmata, nella cooperazione e nella solidarietà, tanto dentro il nostro Paese quanto esternamente con partenariati a sostegno dei Paesi e delle popolazioni in difficoltà». Il tutto, ovviamente, lontano da una visione prettamente nazionale, coinvolgendo istituzioni e partner comunitari per «per una politica estera che guardi all’Europa come “potenza di pace”; la riconversione per un’economia disarmata e sostenibile; la difesa civile non armata e nonviolenta; il servizio civile universale; l’educazione alla pace dall’infanzia all’Università».

«Finora, purtroppo, il confronto tra le forze politiche si è limitato ad alcuni aggiustamenti, seppur importanti, sull’assegnazione delle quote dei fondi messi a disposizione dall’Europa, senza rivedere e rafforzare i contenuti innovativi e “di sistema” della proposta di Piano. Se è vero, come è vero, che non si può vivere sani in un mondo malato, è assolutamente prioritario avere chiaro l’orizzonte verso il quale guardare: tutelare e valorizzare il comune futuro, significa ripensare completamente l’idea stessa di sviluppo. Non si deve puntare sulla quantità, ma bisogna perseguire la qualità del progetto».

Leggi le 12 proposte nel documento della Rete Italiana Pace e Disarmo.

 

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