
Vaccino Covid per tutti: Comece e Caritas Europa fanno appello all'UE
BRUXELLES-ADISTA. Garantire l'accesso ai vaccini per tutti, promuovendo campagne «su larga scala» non solo per la sicurezza e la protezione del continente, ma anche per la salute globale «come bene pubblico». È questo l'obiettivo di un comunicato congiunto della Commissione delle Conferenze Episcopali dell'Unione Europea (COMECE) e di Caritas Europa che lancia un appello alle istituzioni dell'Ue, facendo riferimento all'equità di accesso ai vaccini secondo i principi fondamentali dell'UE e come ha chiesto papa Francesco, e alla necessità di sviluppare capacità organizzative e logistiche allo scopo di effettuare vaccinazioni di massa.
Con la pandemia COVID-19 già entrata nel suo secondo anno, la COMECE e Caritas Europa elogiano la rapida azione degli Stati membri dell'UE per la mobilitazione di risorse economiche atte a sostenere la comunità scientifica nello sviluppo di vaccini COVID-19, sotto la guida delle istituzioni dell'UE. L'Unione europea è chiamata a definire rapidamente in dettaglio la sua strategia sui vaccini e ad attuare campagne di vaccinazioni di massa «non solo per la sicurezza e la protezione dell'Europa , ma anche per […] le persone che vivono nelle nazioni più povere».
La COMECE e Caritas Europa accolgono con favore la struttura globale Covax con l'obiettivo di garantire un accesso equo ai vaccini COVID-19 anche nelle regioni economicamente più deboli, sottolineando anche il ruolo cruciale che l'Unione Europea dovrebbe svolgere nell'enfatizzare l'urgenza morale di rendere i vaccini disponibili e alla portata di tutti secondo i principi di solidarietà, giustizia sociale e inclusività su cui è costruita .
Se sono ora disponibili diversi strumenti per combattere la pandemia, «le capacità organizzative e logistiche - si legge nella dichiarazione congiunta - devono essere sviluppate per soddisfare la domanda di vaccinazioni di massa», e il nuovo meccanismo Hera (un piano europeo di preparazione alla bio-difesa contro le varianti COVID-19) dovrebbe identificare ed eliminare i colli di bottiglia nella produzione di vaccini e regolare la produzione per rispondere all'emergere di nuove varianti di virus.
In questo momento storico, le istituzioni dell'UE sono chiamate a «compensare l'impatto devastante della crisi in termini di ansia, disuguaglianze sociali emergenti e impoverimento di ampi segmenti della popolazione mondiale», nonché a «sostenere i suoi Stati membri nella promozione di campagne di informazione e sensibilizzazione di massa per superare i timori di vaccinazioni e la disinformazione».
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