
E ora in Iraq record di contagi
È triste ma ci si poteva scommettere: quasi due settimane dopo la visita di papa Francesco in Iraq (5-8 Marzo) record storico di contagi da Covid-19 nel Paese: ieri, 17 marzo, 5.663 nuovi casi. Lo leggiamo su Orthodox Times (portale indipendente di informazione soprattutto su questioni relative all'Ortodossia e al mondo cristiano), che ricorda le immagini che abbiamo visto tutti: «le folle intorno a lui, piccole, ma che si accalcano insieme» indossando in parte «a malapena le mascherine», le «centinaia di fedeli riuniti intorno a lui» a Erbil «in uno stadio gremito di migliaia di persone».
Stupisce poi, osserva ancora il portale, che, nonostante l'aumento del contagio in «un Paese di 40 milioni di persone, dove da decenni scarseggiano medicinali, medici e ospedali, le autorità abbiano annunciato martedì nuovamente un allentamento del divieto di circolazione imposto poche settimane fa».
Come riportato dall’agenzia greca ANA-MPA, oltre alla mancanza di strutture mediche per ricevere i pazienti - che generalmente preferiscono avere ossigeno ambulatoriale nelle loro case piuttosto che negli ospedali fatiscenti - l'Iraq, malgrado l’alto numero di abitanti, ha ricevuto un totale di 50.000 dosi del vaccino cinese Sinopha alla vigilia dell'arrivo del Papa.
*Incontro interreligioso a Ur, Iraq. Foto su gentile concessione della Sala Stampa vaticana
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