Lavanderia rom: ancora un appello in sostegno della "solidarietà antirazzista"
La missione dell’associazione “Cittadinanza e Minoranze” è l’integrazione nel godimento dei diritti di cittadinanza di chi ne è privo/a, in particolare dei Rom e Sinti che sono le minoranze linguistiche le più neglette. Su di esse incombe il pregiudizio razzista dell’antiziganismo, invano per ora combattuto dall’Unione Europea e in Italia dall’apposito Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (UNAR) della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Di questo pregiudizio è stato vittima Carlo Hadzovic, nato a Roma da famiglia di origine bosniaca e di etnia Rom. Carlos è, come si dice, un “ragazzo per bene”. Adopero questa espressione, nonostante la detesti, per farmi capire. È andato a scuola, parla un italiano corretto, ha conseguito anche la licenza di “tecnico di lavanderia”, titolo necessario per l’esercizio di una lavanderia. Con l’aiuto di “Cittadinanza e Minoranze” ha partecipato ad un bando del Comune di Roma per l’assegnazione a giovani imprenditori di un locale in affitto di favore. Lo ha vinto con i complimenti del Dipartimento al Patrimonio del Comune, che gli ha assegnato un locale al n. 269 di via dei Caduti della Guerra di Liberazione a Spinaceto. Ha ottenuto dal Copfidi e da Banca Etica i finanziamenti per adeguare il locale ed acquistare macchinari di ultima generazione sotto il profilo tecnologico ed ecologico. Con i costi di licenze e permessi, l’investimento è stato di 42.024 euro.
Tutto bene, dunque? Sì, tranne un particolare immodificabile: Carlos è Rom. E dei Rom troppe persone non si fidano, per principio. O meglio, per pregiudizio. Anche a Spinaceto. Nonostante pubblicità e attività promozionali il lavoro non è arrivato. Poi è venuto il Covid e Carlos ha dovuto chiudere i battenti della lavanderia.
L’appello
Ora vuole riprovarci con una diversa strategia di marketing: puntando non soltanto sulle famiglie del quartiere ma anche su realtà sociali e comunità che dovrebbero essere esenti dal pregiudizio razzista. A tal fine ha istituito un servizio di ritiro e di riconsegna a domicilio.
Per far ripartire su queste nuove basi la lavanderia bisogna ricostituire il capitale circolante. Sono sufficienti, oltre a quanto è già disponibile, 6 o 7 mila euro. Per questo “Cittadinanza e Minoranze” ha lanciato raccolta di fondi. Mi rivolgo a chi se la sente di fare un piccolo, ma concreto atto di “solidarietà antirazzista” versando un piccolo contributo. Non chiediamo importi elevati: il mare è fatto di tante gocce.
Le donazioni possono essere versate con bonifico sul conto corrente di “Cittadinanza e Minoranze”, aperto presso la Banca Popolare dell’Emilia-Romagna, inserendo nella causale “donazione per la Lavanderia di Carlos”, in modo da poterle scaricare sul 730. L’iban da utilizzare è IT50V0538703241000035100781.
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