
La Terra, i suoi abitanti e le nazioni in un patto di convivenza e solidarietà
Tratto da: Adista Documenti n° 20 del 29/05/2021
DOC-3127. ROMA-ADISTA. Giurista, ex magistrato, professore universitario e filosofo del Diritto italiano, Luigi Ferrajoli si è assunto l’onere di elaborare la “Costituzione della Terra”, invitato a questa impresa dal Comitato esecutivo della Scuola “Costituente Terra” a partire dalla consapevolezza che, di fronte ai disastri ambientali in atto e in divenire, occorre imporre «limiti e vincoli ai poteri selvaggi dei mercati globali e degli Stati sovrani». Porre «fine all’azione devastatrice della natura» violentata dallo stolido agire umano, e «garantire la pace, la dignità, i beni vitali e i diritti fondamentali di tutti gli esseri umani» sono le uniche strade perché l’umanità possa garantirsi un futuro.
Il testo, in 100 articoli ancora in bozza, destinata alla discussione, è stato presentato l’8 maggio in un’apposita assemblea convocata per via telematica. La Magna Carta dell’umanità intende promuovere «un processo costituente della Federazione della Terra, aperto all’adesione di tutti gli Stati esistenti e finalizzato alla stipulazione di un patto di convivenza pacifica e di solidarietà».
L’articolato si suddivide in due parti: «Parte prima: i principi, le finalità»; «Parte seconda: le istituzioni, gli strumenti». L’articolo 100 – «Disposizione finale» – stabilisce che «questo progetto di Costituzione, al termine della sua discussione e degli emendamenti a esso apportati da parte del maggior numero di persone, verrà depositato presso la sede dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, sottoposto all’attenzione, al dibattito, alle modifiche e all’approvazione dell’Assemblea generale e aperto all’adesione e alla ratifica di tutti gli Stati».
Prima bozza di lavoro per una Costituzione della Terra, qui
COSTITUZIONE DELLA TERRA, qui
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