
Tutela dell'ambiente in Costituzione: al Senato, un (primo) passo storico
Con 224 voti favorevoli, nessun contrario e 23 astenuti (tra questi, l’intero gruppo di Fratelli d’Italia), il Senato ha dato il via libera ieri al disegno di legge costituzionale – nato in ambiente 5 stelle, firmato dal senatore pentastellato Gianluca Perilli, sostenuto fortemente anche da Pd e Leu – che rende la tutela dell’ambiente un “principio” costituzionale. Un fatto storico, se si pensa che, dalla sua promulgazione, è la prima volta che il Paese mette mano alla sezione della Carta dedicata ai “Principi fondamentali”.
E così in fondo all’articolo 9 – che attualmente recita «La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione» – sarà aggiunto, qualora approvato anche alla Camera e in tutti i quatto passaggi previsti dall’iter di un ddl costituzionale, il seguente testo: «La Repubblica tutela l’ambiente e l’ecosistema, protegge le biodiversità e gli animali, promuove lo sviluppo sostenibile, anche nell’interesse delle future generazioni».
Il voto al Senato è un «primo passo storico», ha commentato il WWF in una nota a margine della votazione che auspica «altrettanta rapidità» nel prossimo passaggio alla Camera e in quelli successivi. «Il Senato ha dato prova di maturità riuscendo a comprendere come questi valori siano ormai parte integrante della nostra società e non possano più essere ritenuti secondari, come confermato dalle vigenti norme europee e dalla costante giurisprudenza».
Il WWF ha anche ricordato che «il riconoscimento costituzionale della tutela dell’ambiente è una battaglia storica» della più grande principale associazione ambientalista italiana, coinvolta in Commissione Affari Costituzionali del Senato nella formulazione del testo approvato ieri.
* Foto di Fratello.Gracco, tratta da Wikimedia Commons, immagine originale e licenza.
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